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maceraLe recenti elezioni politiche, il risultato disastroso del PD, quello altrettanto deludente di LeU e di Potere al Popolo, impongo una riflessione complessiva sullo stato della sinistra e del centro sinistra, sulle loro prospettive, sul ruolo che saranno chiamati ad esercitare sui territori in vista delle prossime elezioni amministrative.
Si sta sempre di più affermando un nuovo bipolarismo attorno a due inedite forme di populismo trasformista e gattopardesco. I riferimenti classici del centro destra e del centro sinistra sono stati letteralmente travolti. La sinistra non ha saputo interpretare il diffuso e profondo bisogno di cambiamento che i cittadini hanno chiesto. Un cambiamento di politiche e di azioni di governo che pongano al centro finalmente gli interessi ed i diritti dei più deboli, di coloro che hanno subito la crisi nelle modalità drammatiche che abbiamo conosciuto.
Si sta, dunque, affermando un nuovo scenario politico che autorizza consistenti elementi di preoccupazione.
In questo nuovo scenario, l’assenza di una sinistra coesa ed organizzata, che sappia, attraverso la comprensione degli errori commessi, interpretare e dare senso, dignità e rappresentanza alla parte di cittadini colpita più duramente nei propri diritti, rischia di essere un fattore di accelerazione della crisi democratica verso cui il Paese si sta avviando.
Errori che non possono essere ancora una volta commessi, soprattutto in occasione delle imminenti elezioni amministrative.
A Teramo, la Federazione provinciale del PCI, in aderenza alla riflessione appena accennata, chiede con determinazione che le forze della sinistra ritrovino le ragioni dell’unità.
Chiede di farlo attorno ad un programma di governo che ponga al centro i bisogni di una città ferita da anni di depredazioni della destra.
Chiede di farlo attorno ad una figura di candidato sindaco coerente con le scelte programmatiche condivise, nell’ottica di una prospettiva progressista di Teramo costruita attorno ai valori dell’uguaglianza, del lavoro e  dello sviluppo  compatibile.
E’ necessario evitare il rischio, anche in occasione della prossima tornata elettorale amministrativa,  che la destra ed  i populismi, di fronte all’inerzia della sinistra o, peggio ancora, alla sua propensione a dividersi, alla sua vocazione “tafazziana”ad autodistruggesi, possano definitivamente  ballare sulle spoglie di questo sfortunato Paese.


                                                                                                  Partito Comunista Italiano
                                                                                                  Federazione provinciale di Teramo