Lo ha perseguitato per mesi. Costringendolo a cambiare abitudini di vita. Lo ha minacciato, insultato. Ha cercato di demolirlo psicologicamente, addirittura inviandogli  la foto di un feto morto, per accusarlo di averle procurato un aborto. Per questo, una ciquantasettenne di Teramo è stata rinviata a giudizio con l'accusa di atti persecutori nei confront dell'ex compagno, un Carabiniere. Una storia di violenza continua, iniziata quando la relazione tra i due, durata alcuni anni, si è interrotta. La donna non voleva rassegnarsi e, dapprima con le buone, poi con atti sempre più fastidiosi, ha iniziato ad infastidire l'uomo, costretto negli ultimi tempi a vivere in uno stato di reale paura. Fino alla denuncia.