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Le muse a Teramo: QUALCHE SPUNTO per promuovere la cultura nella nostra città, nonostante il terremoto….e la frantumazione politica
a cura di Attilio Danese

Premessa
A Teramo viene storicamente riconosciuto uno spessore notevole in campo culturale, che oggi va sostanziato attraverso le istituzioni operanti in città e su tutto il territorio regionale. Oltre alle tradizionali realtà rappresentate dagli archivi storici (Comunale, Vescovile e di Stato), custodi di importanti documenti e fonti essenziali per la ricerca (incunaboli e manoscritti di illustri studiosi locali), operano attivamente la MONUMENTALE biblioteca "M. Delfico", la biblioteca unificata dell’Università, LA BIBLIOTTECA DIOCESANA (COMPRESA quella della Sala di Lettura in via Nicola Palma, quella del Convento di S. Domenico). Un ruolo particolare svolgono l’Università, L’istituto zooprofilattico, il Museo archeologico e la Pinacoteca comunale (quando la riapriamo?) con pregevoli testimonianze italiche, romane e medioevali. La Pinacoteca comunale, a ridosso della Villa comunale, annovera dipinti, sculture e ceramiche con particolare attenzione per le espressioni artistiche del secolo XIX e prima metà del XX.
La Sala Polifunzionale della Provincia, l’Aula magna dell’Università a Coste di S. Agostino, l’Aula Magna del Convitto “M. Delfico”, la Casa del Mutilato, la sala della Caritas e quella del Seminario, la sala della Camera di Commercio, la Sala della Fratellanza artigiana, sono i luoghi pubblici e privati deputati all’utenza culturale. Non è poco, ma insufficiente e mal distribuito e difficile da reperire per la mancanza di sussidiarietà che il Comune potrebbe svolgere insieme al coordinamento necessario ( In questo momento le sale S. Carlo, la Sala di Lettura in Via N. Palma, sala dell’Ipab “Ventili” di via Torre Bruciata, sono inagibili).
Le ricche iniziative associative sono, tuttavia, gli autentici gioielli della vita culturale cittadina sia per l'alto impegno scientifico, sia per la qualità della produzione degli eventi culturali che in città non mancano e hanno riverberi a livello abruzzese, nazionale e internazionale.
Si possono, poi, censire: circa 150 Manifestazioni annuali tra conferenze, dibattiti, presentazione di libri, Lectura Dantis, i Giovedì della Fondazione, gli incontri del Salotto culturale, le Lezioni aperte dell’UPM e manifestazioni varie.
Stagione teatrale: 40 spettacoli; Stagioni musicali: circa 60 spettacoli. Convegni nazionali e internazionali, Premio Teramo, Recuperi urbanistici, Spettacoli sociali nelle carceri, vari altri momenti come il Maggio Festeggiante, Il Premio Di Venanzio, il Teramo cinema festival dipingono un quadro che a volte può sembrare abbondante.
Bisogna certo prendere atto che, da qualche anno, grazie al lavoro silenzioso e nascosto, ma molto incisivo, dell’associazionismo le cose hanno preso una piega molto diversa, DATA LA SCARSITA' DELLE RISORSE PER l’amministrazione comunale e la riduzione forzata delle disponibilità della Fondazione Tercas.
Non solo si fanno manifestazioni culturali, ma Teramo comincia ad apparire sulla cronaca culturale nazionale anche al di là della benemerita Pallamano per la rilevanza di alcune realtà culturali (Premio Teramo, Rivista Prospettiva Persona, Premio Di Venanzio, Premio Tercas architettura, I giovedì della Fondazione, l’UPM, Il salotto culturale della sala di lettura “Prospettiva Persona”, il Fai salotto, il Maggio Fest, Lectus, ecc.).

A. Analisi
1. Linee generali

a.Carenze
Tuttavia dobbiamo avere la ragionevole consapevolezza che non tutto va bene come la propaganda vuole far passare nei bilanci annuali in cui ci si assolve e ci si loda per fini elettorali.
Manca un coordinamento autorevole per cui spesso lo stesso giorno si accavallano troppe manifestazioni che alla stessa ora vantano il patrocinio del Comune. Non si potrebbe concedere il patrocinio ad una sola manifestazione per volta, facendo così scalare le altre, per lo meno negli orari?
Sono mancati gli aiuti significativi da parte del Comune, fatte alcune eccezioni. Solo la Fondazione Tercas continua ad incoraggiare l’associazionismo di base e non profit. La Provincia ha perso funzionalità e fondi e senza l’avallo del Comune non può appoggiare singole iniziative. Se il Comune non delibera fondi adeguati tutta la ricchezza dell’associazionismo di base fatica a gestire le proprie iniziative.
Manca la consapevolezza che cultura = turismo = commercio.
La piaga di fondo della cultura a Teramo non è legato solo alle risorse, ma riguarda il sistema viario di accesso alla città. Quand’anche si fosse in grado di ribaltare la situazione degli spettacoli verso una qualità migliore, mancherebbero i fruitori esterni, i turisti che fanno una enorme difficoltà a spostarsi verso Teramo città sia dal mare che dalle vallate vicine.
Teramo si presenta come una città con una realtà insediativa storicamente frammentata in un numero rilevante di Frazioni, mentre gli esiti dello sviluppo infrastrutturale ed edilizio risultano polverizzati all’esterno del centro urbano tradizionale. Le attività amministrative, commerciali tradizionali e di ritrovo non possono più essere concentrate nel centro urbano se non vi si può accedere facilmente. A ciò si aggiunge la storica carenza dei parcheggi in centro. Chi ha esigenze di carattere commerciale, culturale, sportivo e di svago preferisce rivolgere la propria attenzione fuori dal capoluogo, con conseguente grave nocumento per la cittadina. Il degrado e l’abbandono anche da un punto di vista estetico, la mancanza di pubblicizzazione e di promozione sono fattori che impediscono di valorizzare turisticamente la centralità di un capoluogo che, per la sua felice ubicazione, permetterebbe di visitare agevolmente e bene tutto quello che c’è di notevole, in loco e in tutta la provincia a livello paesaggistico ed artistico.
La valorizzazione del patrimonio storico e archeologico rappresenta infatti l’opportunità che assicura a Teramo un posto nel flusso turistico culturale certamente in crescita nella società contemporanea.
Al contrario l’abbandono ha riflessi negativi, anche da un punto di vista commerciale, settore che potrebbe beneficiare non poco dall’indotto creato sia dall’ afflusso turistico diretto nel nostro centro cittadino, sia dall’apertura nei confronti di quei flussi turistici stagionali che costituiscono un patrimonio consolidato della costiera adriatica.

b.Cosa fare?
L’Assessorato alla cultura potrebbe aumentare il sostegno a favore delle iniziative di associazioni che investono tempo e denaro in servizi culturali già operanti sul territorio: Conferenze, Premi, dibattiti, concerti, mostre, valorizzazione dei personaggi illustri della città, ricordi per i defunti che si sono distinti in vita, Letture guidate, Università della Terza età e Università aperte (rivolte anche alle donne, ai giovani, ai lavoratori). Occorre potenziare le forme di gestione mista tra privato e pubblico, tra promozione sociale e forme istituzionali.
La realizzazione di tutto ciò esige l’aumento della quota percentuale delle spese per la cultura nel bilancio del Comune e parallelamente all’aumento della quantità, la qualificazione e selezione della spesa eliminando gli sprechi e i progetti avveniristici più utili a qualche esperto che alla città (vedi pessima gestione economica della mostra “Exempla”). Il monitoraggio e la presenza dei rappresentanti dell’assessorato garantiranno la destinazione mirata delle risorse a manifestazioni culturali effettivamente significative per la città.
Negli uffici comunali dell’assessorato alla cultura, oppure in un infopoint dovrebbero essere disponibile per i turisti le pubblicazioni sul patrimonio artistico e culturale, i musei, le mostre, le gallerie, i concerti, le conferenze, la storia della città ( Basterebbe anche la dislocazione di 5 bacheche elettroniche ben visibili che comunichino gli eventi del giorno). Un tale servizio informativo dovrebbe essere costante e pubblicizzato in modo adeguato attraverso la stampa, la televisione e internet. Ciò vale in particolare per quelle iniziative che contraddistinguono la città.

Da molte parti si reclama il Teatro Romano cittadino che disponga anche di locali di proprietà del Comune che possono essere riservati alle prove e alle esibizioni delle compagnie e locali e dei gruppi musicali. Una particolare attenzione va data ai giovani artisti locali che desiderano sperimentare nuove forme.
Occorre rendere effettivamente fruibili gli scavi archeologici di Piazza S. Anna e Madonna delle Grazie per evitare che restino un rifugio di gatti o una gabbia di vetro e ferro inutile, salvo attirare nelle vicinanze i rifiuti dei cani. L’Assessorato alla cultura potrebbe lanciare un concorso di idee-progetto per la valorizzazione degli scavi in P.za S. Anna e per trasformare le protezioni avveniristiche in tutela rispettosa della tradizione e della storia della Piazza.
Occorre offrire ai turisti stagionali proposte di visite guidate ai monumenti della città, consapevoli che non c’è sviluppo turistico se non funzionano bene i servizi pubblici, se la segnaletica non fa capire le direzioni in maniera inequivocabile e le targhe indicative non spieghino il particolare rilievo di beni artistici e culturali, se manca una adeguata illuminazione degli stessi, se non vi sono scuole di formazione artistica, turistica e alberghiera per l’accoglienza, se il problema della viabilità non viene risolto, se i trasporti non sono all’altezza, se la stazione ferroviaria invece di avvicinarsi a P.za S. Francesco se ne allontana, se l’offerta culturale non si qualifica rispetto allo svago leggero che viene offerto sulla costa adriatica.
Sarebbero da potenziare i gemellaggi con cittadine estere favorendo gli scambi culturali a vantaggio dei giovani e della loro conoscenza delle lingue e delle culture altre. Non ci si può limitare a Menningen o alla ex Yugoslavia. Un funzionario ad hoc dovrebbe essere destinato a favorire i legami e gli scambi tra persone che hanno interessi simili (musica, letteratura, teatro, arte) nelle rispettive città, sollecitando i privati ad aprire le case e a coinvolgere l’ospite nella vita locale. I gemellaggi in questo modo avrebbero un loro profilo culturale ben distinto dal turismo anonimo o dalle alleanze istituzionali e di vertice.

c. L’Università
L’Università forte delle sue facoltà giuridiche, amministrative, politologiche, comunicative e scientifiche, costituisce un polo di attrazione di grande richiamo ( quasi diecimila studenti) per la gioventù di tutte le regioni confinanti (Marche, Puglia, Campania), ma anche di alcuni stati vicini (come la Grecia, La Croazia, la ex Jugoslavia ), in particolare per la fama conquistata attraverso la ricerca e l'attività didattica con significative collaborazioni tra le due sponde dell’Adriatico.
Che l’Università sia una istituzione preziosa, a lungo desiderata e sostenuta come autonoma per la nostra città è un fatto innegabile come lo è pure però, purtroppo, il deludente rapporto che essa attualmente ha con il territorio cittadino. L’apporto scientifico, la possibilità di scambi, l’indotto economico sono risorse oggi irrinunciabili. Eppure si è aperta una crepa tra università e città che stenta ad essere ricomposta.
Per il futuro mentre la città deve riconoscere il ruolo culturale che l’Università può svolgere, deve però esigere attenzione alle risorse umane locali, col riconoscimento dei talenti giovanili che in città esistono e che non debbono più essere cervelli in fuga dal territorio. IL TERRITORIO deve inoltre chiedere all’università di offrire un servizio culturale che risponda alle domande dei cittadini (e non alle esigenze strumentali e concorsuali interne alle discipline) e sintonizzare con le iniziative già esistenti, collaborando senza le ricorrenti pretese di egemonia.
Il Comune può impegnarsi a realizzare il polo agroalimentare con le facoltà di Agraria e veterinaria, l’istituto zooprofilattico e il mattatoio.
Dal punto di vista della cultura si propone di unificare una delega che comprenda Cultura e Università, piuttosto che cultura e sport. Se si guarda all’Università con l’angolatura della cultura cittadina si potrebbe con intelligenza aperta e pazienza ricucire i rapporti un po’ logori tra università e città capoluogo. Questo assessorato dovrebbe convincere anche gli accademici a non parcellizzare i poli didattici. L’assessorato riuscirà a suggerire di non disperdere le Facoltà sul territorio provinciale, al di là delle risorse economiche che i comuni mettono in gioco? Occorre dotare la città di Teramo di quei servizi infrastrutturali per gli oltre diecimila studenti iscritti (alloggi, luoghi per lo studio, affitti protetti, mense o accesso facilitato ai ristoranti, ecc.)? Occorre riportare in città gli studenti, i quali oltre alla possibilità di telefonare al Rettore, potranno rianimare il centro storico dopo il confino degli stessi a Coste S. Agostino che dall’idea del campus ‘malriuscito’ rischia di rimanere lontano dalla città.
Da parte del Comune uno sforzo maggiore dovrebbe essere diretto a farsi carico di quote di finanziamento che effettivamente forniscano servizi adeguati soprattutto agli studenti con agevolazioni tariffarie, in termini di mense, trasporti, biblioteche, locali per il tempo libero e per lo studio, partecipazione a spettacoli, opportunità di socializzazione e acculturazione disseminati in città, librerie don bar oltre che ai musei con bar, supporti per rafforzare l’associazionismo, possibili forme di partecipazione democratica e rappresentanza dei giovani stessi. Un certo monitoraggio è richiesto anche per quel che riguarda gli alloggi (igiene, fitti, rapporto studenti/ spazio). Parimenti il Comune potrebbe sostenere l’attività dei privati per l’animazione spirituale e religiosa degli studenti (cappellania universitaria).

2. Le Muse a Teramo: ambiti privilegiati
Secondo la Mitologia greca, dopo la sconfitta dei Titani gli dei chiesero a Zeus di creare un gruppo di divinità che cantassero la vittoria.
Zeus giacque con Mnemosyne per nove notti, dopo di che nacquero le nove Muse.
Le Muse furono rese responsabili di ispirare i canti funebri, la poesia, il dramma e la danza...per questa ragione gli artisti sono soliti invocare la protezione e l'ispirazione delle Muse: Urania, Calliope, Polimnia, Tersicore, Talia, Euterpe, Melpomene, Erato e Clio.
La nostra parola "museum"deriva dal termine"museion" che è il tempio dedicato alle Muse.

E' nell'ambito di questa direttiva qualificata che il Nuovo sindaco potrà possono incoraggiare alcuni eventi da potenziare:
- La Letteratura: poesia, prosa, teatro
Innanzitutto il "Premio Teramo per il racconto inedito" testimonia ormai una solida tradizione. Il premio potrebbe essere ulteriormente sostenuto e arricchito da un parallelo premio di saggistica (sia essa storica, politica, giuridica, sociologica, o di anno in anno diversa). Si potrebbe allargare la partecipazione ad una sezione per giovanissimi, anche coinvolgendo le scuole in un vero e proprio tentativo di preselezione di nuovi talenti (sulla scia dell’iniziativa della Noè Lucidi) o anche nella direzione interculturale (sulla scia del concorso “Diversi, ma uno”). L’attività culturale legata al Premio potrebbe estendersi a tutto l’anno riservandosi uno spazio specifico legato alla narrativa, in sintonia con i laboratori di scrittura creativa, poesia e musica dell’Università. Da ultimo sarebbe opportuno legare in modo stabile a questa manifestazione teramana un premio giornalistico allo scopo di convogliare l'attenzione della stampa sulle nostre realtà.
Si può recuperare il settore poetico supportando tutti i giovani talenti di valore, organizzando per loro serate di poesia e musica (sulla scia del salotto culturale), creando anche un premio apposito per la poesia in lingua e recuperando sinergie con quella in vernacolo. L’antico Premio di poesia “Città di Teramo” va riscoperto e rifinanziato.
Per il Teatro oltre alla solita stagione ATAM andrebbe incentivato il teatro sperimentale con il supporto delle scuole di dizione e recitazione. Il premio “Antonelli” per il teatro di Castilenti potrebbe intrecciare nuove sinergie con Teramo e divenire anche un premio Teramo per il teatro.
Nuovo impulso va dato alle organizzazioni non profit che si occupano di teatro e in particolare va potenziata la riscoperta del Teatro dialettale.

Architettura: urbanistica, arredo, estetica
Abbiamo già visto in Abruzzo come alcuni modelli di cultura offerta nelle strade e nelle piazze, previo adeguato recupero architettonico, abbiano suscitato consensi e partecipazione vastissime. Seguendo le orme di quanto fatto in precedenza, si cercherà di recuperare altri spazi alla città, incrementando il numero di spettacoli, concerti, rappresentazioni teatrali in mezzo alla gente, restituendo alle piazze e alle strade il significato originale di luogo di incontro e socializzazione, non solo di mercati e mercatini.
Manifestazione ricca di contenuti e di idee da radicare maggiormente al territorio nell’immediato futuro, è il Premio Tetraktis per l’ architettura. Tale manifestazione, che già da anni si è venuta affermando in campo nazionale ed internazionale nel settore specifico della progettazione architettonica, può tornare a trattare temi di interesse urbanistico con proposte per il restauro e l’implementazione artistica della città attirando nella nostra Teramo architetti di risonanza internazionale. Giunta ormai alla XVI edizione, essa merita senz'altro un'adeguata attenzione da parte dell'amministrazione comunale affinché un numero sempre maggiore di fruitori possa avvicinarvisi.
L’arredo urbano non può essere disatteso dall’assessorato alla cultura ma ripensato sulla scorta della storia e della tradizione sino a proporre di concerto con gli urbanisti il piano colore, iniziative estetiche, premi di arredo privato con rilevanza pubblica.

Arte: pittura, scultura, ceramica
Da qualche anno i numerosi pittori teramani si alleano e si associano per produrre mostre e manifestazioni. Il comune oltre alla sala espositiva di Via Palma può agire in maniera sussidiaria per valorizzare i migliori. Concedere la sala non basta, si può istituire un premio per le varie sezioni della pittura, così pure della scultura e della ceramica, data la vicinanza con Castelli, patria mondiale della ceramica. Qualche lodevole iniziativa già sperimentata ha associato la pittura alla poesia e alla musica realizzando forme sperimentali di arte totale, molto interessante e da incoraggiare.
Si può istituire un concorso annuale riservato ai grandi pittori e scultori e ai giovani pittori con premio in acquisto quadri e statue da lasciare in esposizione permanente negli angoli tipici della città. Benemerite le iniziative della ex Banca di Teramo e della Fondazione Tercas nel rendere fruibili per i visitatori l’arte preziosa in loro possesso. Se ogni anno si adorna una strada una parete, una piazza in poco tempo si riuscirà a invogliare turisti e a gratificare i cittadini che possono gustare le bellezze artistiche lungo tutta la città. Infine gli spazi espositivi straordinari come per la mostra di Diego Esposito si possono recuperare anche in centro città, specie nella prospettiva del recupero dell’ex manicomio e dell’ex carcere.

Comunicazione: cinema, televisione
L’attenzione al Cinema nella nostra città sta diventando ricorrente. C’è il premio per il cortometraggio scientifico e paesaggistico, c’è il premio Di Venanzio, c’è il Teramo cinema festival, Cineramnia. Si potrebbe coordinare il tutto in uno o più mesi-evento dal titolo “Teramo per il cinema” potenziando quello che già si fa con premi per la regia, la musica da film, ecc. da studiare con i relativi esperti.
Anche alla televisione il Comune guarda con attenzione. D’intesa con la Facoltà di scienza della comunicazione si potrebbe individuare una rassegna di produzioni dalle tv locali da premiare nei vari campi: spots, talk settimanali, servizi giornalistici, documentari, telegiornali, intrattenimento.

Musica: concerti, rassegne, premi, lirica
La musica è un campo molto frequentato dalla creatività dei teramani. Rassegne, Stagioni, Manifestazioni le più varie attirano l’attenzione, compresa la Lirica che era tornata grazie al sostegno della Fondazione Tercas, benché in un periodo invernale adatto solo a fruitori locali. L’impegno del Comune oltre che verso la coordinazione degli eventi andrebbe portato al coinvolgimento di Istituzioni pubbliche e di associazioni private per indirizzare le risorse disponibili sul territorio con supporto sussidiario al reperimento di eventi di qualità che possano richiamare fruitori che superino i confini locali. “Teramo per la musica” potrebbe essere l’organismo costituito dagli operatori e dagli esperti per organizzare grossi eventi in continuità lungo tutti i mesi dell’anno, specie in estate in coincidenza dei flussi turistici specifici per la città ( Tempo della Palla a mano) o di quelli legati alla villeggiatura al mare e in montagna. Soprattutto una stagione estiva (sulla scia della ex Rassegna Interamnia classica) fatta di eventi-concerto e stagione lirica potrebbe attirare i turisti dalla costa. Bisogna impedire gli accavallamenti soliti e le abbuffate natalizie o pasquali.
Parimenti occorre sostenere la società per concerti Primo Riccitelli ( con uno sguardo alla valorizzazione dei talenti locali), l’ Istituto Statale “Braga”, l’associazione orchestrale “B. Marcello” , la nuova associazione ACS, per l'educazione musicale, offrendo spettacoli talvolta di rilievo, l'attività in favore delle donne del circolo "Arendt", Spazio Tre e altre 140 associazioni culturali con creatività propria e originale.
L’intesa tra le istituzioni musicali pubbliche e private potrebbe portare all’istituzione di una orchestra stabile della città di Teramo che porterebbe lustro alla cittadinanza e sbocchi di lavoro ai suoi giovani più meritevoli. Sarebbe un peccato anche lasciare cadere nella dimenticanza la tradizione bandistica, che potrebbe essere rivivificata con il recupero e la istituzione di una Banda Città di Teramo e con incontri annuali di confronto tra diverse organizzazioni bandistiche regionali e nazionali ( vedi benemerita istituzione di Giulianova).

Conferenze-congressi
Teramo ha attirato l’attenzione internazionale grazie a convegni e congressi che l’hanno distinta in alcuni particolari settori. Si pensi ad es. ai Convegni Internazionali sul Personalismo comunitario, manifestazioni ormai accreditate i cui consensi in Italia e all'estero hanno creato una catena di collegamento tra quanti sono impegnati in una cultura etico- filosofico-politica per la promozione dei diritti degli uomini e dei popoli con un suo strumento proprio di collegamento scientifico come "Prospettiva Persona" al suo XXV genetliaco). Si è letto su un giornale a tiratura nazionale: "Teramo capitale del personalismo", ma può diventarlo anche per altri settori legati alle specializzazioni presenti in Università o all’intraprendenza di privati (Si pensi al successo della Scuola estiva di filosofia dedicata alla musica).
Manca un Centro congressi, mancano sale di media capienza. Si studieranno le possibilità per realizzarlo, magari nella ristrutturazione del vecchio manicomio o nel riutilizzo del Mercato coperrto o .... Occorrono anche sale per le attività normali delle conferenze su tema e per quelle legate all’UPM per la terza età, al Salotto culturale ( incontri settimanali su argomenti di interesse specifico). Una attenzione particolare va data a questo settore della cultura per adulti in collegamento con le agenzie esistenti che già operano sul territorio.

 

Storia – Tradizioni - Folklore
Un settore culturale più vicino all'interesse di tutti e alla nostra tradizione popolare è quello legato alla storia locale, alla tradizione, al Folklore. Anche qui le ipotesi di lavoro appaiono molteplici e non difficili da realizzare.
Innanzitutto la storia della città. Occorre fare uno sforzo di revisione e di ricerca storica sulle principali opere e opuscoli già editi e produrre una storia multimediale da far studiare agli studenti delle elementari e da mettere a disposizione in varie lingue per i turisti. Una storia semplificata e popolare.
Sia Teramo che le frazioni circostanti godono di una tradizione culturale popolare di notevole prestigio il cui recupero è irrinunciabile. Queste stesse tradizioni e il nostro passato di costumi tramandato da generazioni ricongiungono il vivere quotidiano alle nostre radici più genuine, al nostro linguaggio e alla nostra identità. Valori questi di cui sarebbe un danno irreparabile perdere la memoria storica. Si tratta di recuperare i luoghi particolarmente significativi come certe frazioni dell'entroterra comunale, certamente caratteristiche, nei quali si conserva l'attaccamento a tradizioni, riti, mercati, sagre, espressioni più varie della festa e della solidarietà popolare.

Giovani e cultura
Uno sguardo particolare merita la realtà dei giovani a Teramo. La presenza di gruppi, movimenti e associazioni giovanili in via di sviluppo e di assestamento dovrebbe essere di stimolo per l'amministrazione a creare un Osservatorio Giovanile Permanente per la cultura, con attenzione alle trasformazioni e ai rischi dei minori. Si tratta di contenere tali rischi grazie alla promozione di attività culturali alternative. E' indispensabile porre attenzione e sostenere proposte giovanili, come il teatro popolare, il mimo, l'organizzazione di feste in occasione di particolari ricorrenze, la realizzazione di centri di cultura di facile fruizione e di strutture per consentire loro incontri ed attività sociali.

Sport e cultura
Per quanto riguarda lo sport, oltre alle squadre di calcio e di basket, di volley, pallamano e quant’altro, argomenti che interessano l’assessorato allo sport, dal punto di vista della cultura un’attenzione particolare va data alla Coppa Interamnia, manifestazione sportiva di cui tutta la cittadinanza è fiera. E’ opportuno un potenziamento e un allargamento delle iniziative a manifestazione collaterali che l'arricchiscano dal punto di vista culturale: scambi di produzione letteraria e artistica, rassegne etniche di musica, folklore e fiere dell’artigianato. Si rende urgente inoltre la formazione e preparazione delle popolazioni locali e dei volontari all'accoglienza adeguata degli ospiti. Si recupererebbe così a questa manifestazione una dimensione più umana di conoscenza e di crescita al cui sviluppo hanno già contribuito a suo tempo alcune iniziative da riprendere, tra le quali non ultima la collaborazione a scopo di ricerca tra le università di Teramo e Barcellona.

 

3. Le muse a Teramo: (sogno di una notte di mezza estate)
la cultura a colori mese per mese

Manifestazioni caratterizzanti ma non esaustive o esclusive

Gennaio:
colore: grigio plumbeo, acciaio, bianco
Manifestazioni al chiuso:
• Cicli di conferenze, cineforum, dibattiti
• Gennaio musicale: Rassegna concerti aperitivo, concerti di diploma
• Teatro e musica

Febbraio:
colore: multicolore, arlecchino
Manifestazioni:
• Carnevale dei bimbi con gara delle maschere
• Teatro comico
• Cabaret e serate danzanti
• Teatro dialettale

Marzo:
colore: verde pastello, azzurro pallido (boccioli e gemme)
Manifestazioni:
• Teatro e sacre rappresentazioni
• Polifonia e mottetti religiosi
• Passeggiate culturali e musei aperti

Aprile:
colore : azzurro e verde intensi
• Concorso di Poesia dialettale
• Rassegne musicali
• Teatro
• Festa dei giovani
• Mostre e premio di pittura
• Corteo Festa dei Trionfi

Maggio:
colore: rosa e verde pisello con tonalità di giallo
• Maggio festeggiante: musica, cinema, danza, teatro
• Premio per l’opera prima
• Antiquariato
• Riscoperta delle tradizioni a partire dalle virtù del 1 maggio
• Notte d'autore

Giugno:
colori: giallo intenso, rosso fuoco
Premio Teramo:
• Festival nazionale del racconto
• Recitazione
• Racconti per gli angoli della Teramo dimenticata
• A cena con l’autore
• Serata finale del Teramo

Saggi finali: scuole di danza, musicisti in erba, poeti acerbi

Luglio:
colori variopinti delle bandiere internazionali
Coppa interamnia:
• Conoscenza del Folklore internazionale nelle varie piazze cittadine
• Festa internazionale dei giovani per la pace
• Incontro dei sindaci di tutte le squadre partecipanti
• Giardino dei popoli con terre provenienti dai vari paesi partecipanti
• Festa della pace
• Festa della maternità
Estate Jazz
Premio per la migliore band rock
Stagione lirica estiva ( inviti a rassegne di gruppi esteri che girano perr le altre città abruzzesi)

Agosto:
colore: rosso mattone, giallo
• Rassegna del cinema in piazza
• Estate musicale con riproposizione in alcune piazze delle frazioni della lirica allestita in novembre
• Rassegna del teatro dialettale con premio per il miglior attore, regista, autore, musiche e protagonista

Settembre:
colore: verde e giallo oro

• Festa dei Remigini, con premiazione
• Fiera del libro scolastico
• Rassegna del Premio Di Venanzio
• Cineramnia
• Rassegna della musica per Film
• Scuola estiva di Filosofia e Musica
• Rassegna dei cori
• Rassegna delle Bande

Ottobre:
colore: azzurro e grigio

Musica e Teatro
• Rassegne:
• Il solista e l’orchestra
• Musica nei chiostri
• Musica nelle chiese delle frazioni
• I migliori diplomati
Teatro sacro nelle chiese
Festa del vino novello con abbinamento tra musica, poesia e letteratura e arte
Rassegna dei pittori locali
Estemporanea di pittura
Mercato dell’antiquariato

 

Novembre:
colore: ghiaccio, viola, nero

Lirica a Teramo ( invito a opere già prodotte)
 Premio per la nuova opera lirica
 Premio per la migliore regia
 Rassegna delle migliori voci dei vincitori dei premi
 Concerti aperitivo
Scultura all’opera
Sceneggiatura e Costumi: mostre dei costumi d’epoca
Fiera del libro

Dicembre:
colore: indaco e violetto
 Accoglienza delle matricole con manifestazioni ad hoc
 Festa del Patrono:
riscoperta dei luoghi storici
partecipazione al corteo con consegna del cero
• Rassegna canti natalizi con esibizione dei cori
• Fiera dei presepi
• Il mercatino del giocattolo usato, come educazione alla solidarietà
• Premio per il teramano doc in abbinata al Quattrino d’oro
• Rappresentazioni sacre del Natale
• Premio Tetraktis di architettura

 

Un micro esempio:
Le strade delle muse: percorsi turistico-culturali alla scoperta di arti e mestieri

Utilizzando le risorse europee del piano Urban, il Comune potrebbe organizzare alcune vie (almeno nove) del centro storico ( a partire da Via N. Palma) provvedendo al restauro dei bassi in sinergia con i privati e assicurando ad essi l’affitto per un utilizzo di pubblica utilità.
Si tratta di una forma mista tra privato commerciale, privato sociale e istituzione. Il Comune restaura e affitta i bassi di nove strade da intitolare alle muse. I Commercianti individuano opportunamente i negozi da aprire, sullo stile di una città commerciale, ma non superficiale e consumistica, bensì con lo stimolo a mettersi al servizio delle arti e dei mestieri, mentre le associazioni relative si incaricano di gestire la fruizione pubblica.
Ad es. se in Via N. Palma si è aperta una Sala di lettura, il libro fa da riferimento per il genere commerciale, il Comune paga gli affitti, l’associazione privata si fa carico della gestione. Se in un altro spazio si propone la casa della pittura, nelle vicinanze si può aprire un negozio di colori e vernici per la pittura su quadri, l’associazione degli artisti provvede ad organizzare uno spazio per mostre “personali”, il Comune offre il supporto logistico. Così per altre arti e mestieri, in collegamento col concorso annuale di cui si è detto sopra, al fine del recupero di opere da lasciare in esposizione permanente. Il progetto va affidato ad una commissione di esperti che sappiano individuare le arti e i mestieri utili all’esperimento misto tra pubblico e privato, le strade, i progetti europei di finanziamento, ecc..