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antonio forlini21Situazione finanziaria in progressivo miglioramento ma restano i nodi critici legati alla scarsa liquidità. È ciò che, in sintesi, emerge dal bilancio di Ruzzo Reti Spa approvato questa mattina all’unanimità dall’assemblea dei soci con la sola astensione del neo eletto sindaco di Teramo.

Anche se la redditività operativa passa da 2.843.785 euro a 1.024.805 euro e l’esercizio 2017 chiude con una perdita di 2.522.837 euro, dovuta in parte alla sospensione della fatturazione per le utenze del cratere che ha determinato minori incassi per 1.691.674 euro, è altrettanto vero che l’adeguamento tariffario intervenuto quest’anno sta già correggendo lo squilibrio e i dati negativi contabili sono compensati dal raggiungimento degli obiettivi programmati su vari fronti.

Il debito complessivo della società scende: da 101.504.812 euro passa a 94.318.623 (- 7.186.189 euro).

«L’azienda prosegue il suo lungo e faticoso cammino di allontanamento dal rischio default – sottolinea il presidente, Antonio Forlini – e vede sensibilmente diminuire il suo debito complessivo. Il margine operativo si è dimezzato rispetto all’anno scorso, ma abbiamo dovuto far fronte ai problemi post-terremoto e alle preoccupazioni per la vicenda dell’acqua del Gran Sasso. Tanti anche i risultati positivi raggiunti, come emerge chiaramente dalla lettura del bilancio. Bisogna continuare a fare sforzi nella direzione intrapresa».

Nel corso della seduta assembleare, i soci hanno approvato anche il modello organizzativo adottato in ossequio al decreto legislativo 231/2001 ed il relativo codice etico.
Inoltre, unanimemente, i Sindaci hanno ribadito la necessità di trovare soluzioni definitive ai problemi riguardanti le captazioni del Gran Sasso, senza che ciò debba incidere sulle casse di Ruzzo Reti e, di conseguenza, della cittadinanza teramana.