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Da regolamento di conti a rapina pluriaggravata. Il gip del Tribunale di Teramo, Domenico Canona, ha derubricato così il reato contestato a Giangiulio Colasante, Letizia Scavongelli ed un terzo soggetto, una donna, C.V. I fatti risalgono allo scorso 9 febbraio: una donna viene aggredita, in pieno giorno, nell’area di parcheggio di un supermercato lungo la statale 16 a Silvi dai tre soggetti indagati. La donna aveva con loro un appuntamento per la restituzione di un prestito (contratto dall’ex fidanzato), e, sotto la minaccia di un coltello e di un grosso bastone, le viene sottratta l’autovettura. L’agguato teso dai rei trae probabilmente origine dal  forte risentimento covato dall’ex fidanzato della vittima che, con modi affatto garbati, le avrebbe richiesto la restituzione di un piccolo prestito di denaro elargito tempo prima ad una dei tre indagati, la Scavongelli. Quest’ultima dà appuntamento alla donna nel parcheggio del Tuodì di Silvi Marina e vi si fa accompagnare e spalleggiare da Giangiulio Colasante e da C.V. La donna appena giunta sul posto,  ancora a bordo dell’auto, sarebbe stata aggredita da Giangiulio Colasante con un grosso coltello puntato alla gola nonché privata delle chiavi dell’auto, mentre la Scavongelli colpiva con un grosso bastone il veicolo su cui i tre poi si sono dati alla fuga verso Pescara. La vittima riusciva a rifugiarsi all’interno del supermercato e da qui ha chiesto l’intervento dei Carabinieri che, a strettissimo giro, sono riusciti ad identificare tutti i soggetti coinvolti nella rapina: nonostante questo però, i tre risultavano irreperibili. Qualche tempo dopo i rapinatori sono ricomparsi ricontattando la vittima con richieste estorsive in cambio della restituzione dell’auto. Lo scorso 16 febbraio, su richiesta del pm Silvia Scamurra, erano state emesse tre ordinanze di custodia cautelare: due in carcere, per Giangiulio Colasante e la Letizia Scavongelli, e un obbligo di dimora a Pescara per C.V. I primi due sono stati arrestati a Silvi lo scorso 18 febbraio e si trovano ora reclusi nel carcere di Castrogno, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. carabinieri12