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Ci siamo. Domani è il grande giorno. L'Abruzzo si ferma per festeggiare le nozze di Emilio Iampieri, geometra avezzanese folgorato sulla via di Arcore. Prima assessore nella sua città, poi componente il Consiglio di Amministrazione dell'Arpa, Emilio Iampieri finalmente, nel 2010, corona il suo sogno ed eredita un seggio in Regione, grazie alle dimissioni di Antonio Del Corvo che, intanto, era stato eletto Presidente della Provincia dell'Aquila. Domani, corona invece un altro sogno, quello di portare all'altare la bella Kinga Ewa Ostojska, ventinovenne ingegnere chimico polacco, con la quale vive da tre anni e mezzo una romantica storia d'amore. Un matrimonio come questo, non può certo passare inosservato, e il consigliere di Forza Italia non ha fatto nulla per renderlo meno "visibile". A cominciare dal numero degli invitati, che saranno almeno cinquecento, come si legge nell'ordinanza del Sindaco di Bugnara, Giuseppe Lo Stracco, che "per il corretto svolgimento della manifestazione, a tutela del patrimonio pubblico, della sicurezza pubblica e del pubblico interesse", ha deciso di mettere a senso unico la provinciale che attraversa il paese. Con tanto di deroga ai parcheggi, perché le auto blu devono poter trovare un posto comodo e vicino. Già, perché per il suo giorno più bello, il consigliere Iampieri non ha scelto la sua Avezzano, né il capoluogo regionale, ma il piccolo borgo di Bugnara, nella Valle Peligna, poco più di 1100 residenti e una chiesa, quella del Santissimo Rosario, dove Emilio e Kinga accoglieranno, come si usa, parenti e ospiti. E che ospiti! Sulla lista degli invitati figurano politici di ogni rango e colore, a cominciare da tutto il Consiglio e tutta la Giunta Regionale, col governatore D’Alfonso in testa, gli onorevoli Paola Pelino e Fabrizio Di Stefano, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e l’eurodeputato Fulvio Martusciello, oltre a tutti i sindaci più importanti. Risolto il problema del traffico e del parcheggio, però, i cinquecento invitati devono risolvere il vero incubo di ogni matrimonio: il regalo. Sì, perché Emilio e Kinga hanno deciso di non fare una lista di nozze, non imponendo quindi agli ospiti, quella processione tra negozi di casalinghi e di elettrodomestici, che è il corollario di sofferenza di ogni partecipazione che ti arriva a casa. Sono due professionisti in carriera, due di quelli che, come si usa dire "hanno già tutto" e che, con una tendenza sempre più di moda, preferiscono chiedere agli invitati di destinare ad opere più meritevoli i soldi dei regali. E così, infatti, hanno fatto Emilio e Kinga: niente lista di nozze, "il regalo più bello sarà la vostra presenza" scrivono nelle partecipazioni, ma se proprio volete fare un regalo, allora potrete versare "un contributo". Ad un'opera benefica? No. Ad un ente assistenziale? No. Magari alle popolazioni terremotate d'Abruzzo? No. Il contributo va "al nostro viaggio di nozze". Il viaggio di nozze? Dettaglio, questo del "contributo" per la luna di miele, con relativo iban in bella mostra, che ha infastidito non poco molti tra gli invitati, specie i colleghi del Consiglio Regionale. Lo sposo, infatti, gode di uno stipendio mensile che parte da un'indennità base di 6.600 euro lordi, alla quale vanno aggiunte le indennità di funzione e i rimborsi spesa chilometrici, che portano le buste paga a toccare quota 11mila euro. E non solo, perché Iampieri, dall'aprile del 2010 (cioè dall'elezione) al giugno del 2014, è stato anche Presidente della Commissione speciale per le aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009, che in busta paga si traduce in un bonus da 1800 euro al mese, mentre adesso è "solo" vicepresidente della II commissione, con un "bonus" da 800 euro mensili. E la sposa lavora in una multinazionale tedesca. Quella richiesta di "contributo", è stata una spaventosa caduta di gusto. Viva gli sposi!