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polizia 300x89Richiesta di rinvio a giudizio bis per il poliziotto Alfredo De Concilio, all'epoca dei fatti assistente capo in servizio alla Questura di Teramo, accusato di aver ucciso dopo un inseguimento con l'auto di servizio un albanese. Al termine del primo processo per omicidio colposo il giudice Flavio Conciatori con un'ordinanza ha rinviato gli atti alla Procura per nuove indagini al fine di rivedere l'ipotesi di reato contestata. In particolare il magistrato ha sollevato nella sua ordinanza alcuni interrogativi: i ladri che scappavano erano veramente armati? Si legge, infatti, nell'ordinanza: «I fatti si sono svolti in maniera diversa da quello sin qui ricostruito. C'è stato un maldestro tentativo da parte di ignoti di inquinare la scena del delitto? L'arma è stata collocata ad arte da qualcuno?», scrive oggi Il Messaggero.

Ma dalle nuove indagini svolte dal pm Davide Rosati la contestazione resta la stessa. Era il 12 novembre del 2012. È bastato un colpo di pistola in vai Tasso, a Castelnuovo Vomano, per freddare il cittadino albanese che era seduto sul sedile posteriore dell'auto con cui stava fuggendo con i complici. L'inseguimento è finito in quel vicolo cieco, dove c'erano case abitate. L'agente non avrebbe dovuto sparare dalla sua auto in movimento. Cinque i colpi esplosi dal poliziotto, che ha iniziato a premere il grilletto con lo sportello aperto quando appunto la loro autovettura di servizio stava inseguendo la Mercedes, ma era già nel vicolo e avrebbe potuto mettere a rischio l'incolumità della gente che in quella strada ci viveva., evidenzia nell'articolo il quotidiano romano.