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serafino pulciniSerafino Pulcini ritira la sua candidatura a Sindaco per la Città di Teramo. Pulcini scrive: «Il 18 gennaio scorso, sollecitato da diversi cittadini, annunciavo la disponibilità a candidarmi al ruolo di sindaco della mia Città, esordivo con l’appello: “Fare squadra nell’interesse di Teramo”. L’appello, rivolto alle forze civiche e politiche del capoluogo, era ed è sollecitato da una grande preoccupazione per il futuro della mia Città che si trova in grave crisi sociale ed economica. Fare squadra non significa che le forze politiche debbano fondersi in un unico partito, ma significa convergere in un progetto, o anche in più progetti a confronto, per il bene di Teramo. Il numero eccessivo delle candidature e talora il modo della loro espressione mi sembrano segnali emblematici di una divisione che nulla ha a che fare con i programmi e che, come nel passato, non potranno fare il bene della Città. Pertanto, a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste, con l’intento di contribuire alla semplificazione del sistema, ritiro la mia candidatura. Ringrazio gli innumerevoli cittadini che in questo periodo mi hanno incoraggiato con attestazioni di grande stima e auguro a tutti i candidati una campagna elettorale all’insegna del confronto di programmi concretamente realizzabili al solo scopo degli interessi della collettività. Teramo depressa da un sistema di potere trasversale di cui quasi tutte le espressioni politiche ne sono state nel passato spesso il braccio operativo. Questo sistema ha portato alla decomposizione urbanistica ed economica della città con ingenti danni per scelte fatte nell’interesse di pochi a danno della collettività; l’esempio più significativo è quello dell’errata localizzazione dell’Università. Mi auguro che il futuro Sindaco, per una concreta riconquista del ruolo guida di Teramo Capoluogo, nella sua funzione sovrana, secondo il mandato popolare previsto dalla legge, prenda in considerazione alcuni punti programmatici che ritengo di primaria importanza: - Tutela del benessere della collettività, se necessario anche con l’obiezione di coscienza, ponendo al centro il valore della persona; - ricomposizione urbanistica del Capoluogo e delle Frazioni con il recupero e messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici secondo le linee del progetto “spazi urbani per la gente”, che io ho sostenuto sin dal 1993, con risorse finanziarie esclusivamente pubbliche, nonché recupero e incentivazione per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato; - spostamento di tutte le Facoltà Universitarie negli edifici storici del Centro Città per realizzare una “città universitaria” ; - sviluppo della cultura e ricostruzione di un nuovo teatro; - incentivazione per un nuovo tipo di commercio nel centro storico legato ai prodotti locali e promozione di una moneta complementare», conclude la nota.