C’è anche un’ex candidato Sindaco in lista. Uno dei pochissimi che, sopravvissuti alle amministrative del 2014, non ha perduto la passione per l’impegno civile, né il coraggio di tornare ad esporsi al giudizio delle urne, in uno dei momenti più difficili della storia politica aprutina recente. Uno che, nei quattro anni successivi alla seconda elezione di Brucchi, non ha cercato il “buon retiro“ di una vita lontana dai riflettori ma, al contrario, non ha mai fatto venire meno la sua presenza in prima fila, se c’era da difendere le ragioni degli ultimi o la dignità di chi non aveva i mezzi per difendersi da solo.
Quel candidato è Graziella “Lella” Cordone.
Pomante, infatti, s’è ritirato dalla politica e non si ricandida, come annunciato nel comunicato che, come tradizione vuole, non ci ha inviato; Rabbuffo s’è eclissato e non si sa più se si ricandiderà e con chi; Giorgio Giannella è oggi presidente provinciale dell’Arci e non si sa se si ricandiderà, Brucchi è stato dimissionato e non si ricandida; la Di Pasquale è oggi presidente dell’Izs e non si ricandida, Fabio Berardini è oggi onorevole e non si ricandida.
Graziella sì.
La Cordone si ricandida, al fianco di Gianguido D’Alberto, in una sfida elettorale che si annuncia non facile, ma in fondo non si combatte nella certezza della vittoria, Anzi. Graziella Cordone si ricandida dunque, e lo fa con la tranquillità di chi sente di avere idee da portare: «Ho già segnalato, qualche giorno fa - ricorda - il fatto che tutti i candidati abbiano dimenticato le persone che hanno problemi di vista, di udito, di voce… ma ci sono tantissime altre persone che meritano aiuto ed è a loro che la politica deve guardare»