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sara marcozzi fotoMaggioranza in frantumi, D’Alfonso molla L’Aquila per andare a Roma e fa cadere il numero legale in aula. Il Consiglio Regionale si scioglie prima del tempo. E’ accaduto in Abruzzo dove ancora una volta il Presidente D’Alfonso deve levarsi da giacca da Governatore ed indossare quella di Senatore e correre a Roma lasciando il consiglio de L’Aquila senza aver concluso i punti all’ordine del giorno.
“Quanto ancora gli abruzzesi dovranno subire queste ingiustizie” si domandano i Consiglieri M5S “Non siamo cittadini di serie B e non vogliamo un Presidente a mezzo servizio. Le due poltrone che il Presidente si vuole tenere strette sono incompatibili , deve dimettersi immediatamente dalla Regione e permettere agli abruzzesi di tornare a nuove elezioni subito! “ concludono i Consiglieri Regionali del M5S Abruzzo.

Ascolta la Marcozzi qui sotto:

https://www.facebook.com/saramarcozzi.M5S/videos/1718641918256168/

Dal consiglio regionale però viene fornita la seguente versione.

I consiglieri di maggioranza in Consiglio regionale registrano l'assenza della minoranza di centrodestra che, ancora una volta, non rispettando gli accordi, abbandona l'Aula consiliare facendo mancare il numero legale. Questa scelta è stata stigmatizzata dalla maggioranza di centrosinistra che ha sottolineato invece come le leggi ed i provvedimenti , durante i lavori sono stati approvati al netto del contributo della minoranza con la presenza dei sedici consiglieri. Al contario il contributo del gruppo di Forza Italia, dopo l'accordo, sarebbe stato necessario per i punti successivi. Purtroppo la chiusura anticipata del Consiglio non ha permesso di procedere all'approvazione del progetto di legge riguardante le disposizioni urgenti di protezione civile per il sostegno finanziario delle attività antincendio boschivo. Il continuo ricorso alla verifica del numero legale dimostra l'inconsistenza del ruolo dell'opposizione. In tal senso va ricordato che la legge elettorale approvata durante la scorsa legislatura ha voluto scientificamente ridurre la piena operatività della maggioranza. Tutto ciò è valso nel passato, vale nel presente e varrà certamente anche in futuro.