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ANDREACOREANDREALe dichiarazioni degli ultimi giorni da parte della coalizione che sostiene Giandonato Morra mostrano in maniera evidente un fortissimo nervosismo, frutto dell’incapacità di ridare una verginità politica ad un progetto che ha già dimostrato, nella passata amministrazione, tutto il proprio fallimento.

Tra i possibili eletti del centrodestra compaiono consiglieri e assessori della passata giunta Brucchi che, dopo 4 anni di nulla amministrativo e di discussioni unicamente legate alle poltrone, sono arrivati ad autosfiduciarsi. Dal notaio a bocciare l’operato della passata amministrazione erano infatti presenti gli stessi consiglieri di Futuro In, oggi azionista di maggioranza di una coalizione che al proprio interno ha vittime e carnefici.

Così come fa compassione il maldestro tentativo di spostare l’attenzione su un piano regionale o nazionale, a maggior ragione se poi tra gli sponsor della coalizione di centrodestra c’è Gaetano Quagliariello, già saggio e ministro del passato Governo. Il nostro, a differenza del loro, che devono rispondere ai soliti capi come Paolo Gatti, è e resta un progetto libero, civico e democratico, nell’esclusivo interesse dei Teramani ed aperto a tutti coloro che già dal primo turno hanno marcato la discontinuità dalla Giunta Brucchi e vogliono evitare un’amministrazione fotocopia del passato.

I Teramani meritano ben altro, a cominciare dalle scuse da parte di chi negli ultimi anni ha disatteso il proprio mandato, ha trascurato il bene comune, ha spinto Teramo sull’orlo del precipizio. Non siamo noi a dirlo, ma il commissario prefettizio, che in una recente intervista ha dichiarato di aver trovato la nostra città in condizioni drammatiche, le peggiori nella sua lunga esperienza, meglio solo di Gioia Tauro.

E allora, mentre gli altri continuano con le loro false promesse e le politiche clientelari, noi sì continuiamo a girare i quartieri e le frazioni portando a testa alta il nostro programma: ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici pubblici, riqualificazione del centro urbano, valorizzazione del verde urbano, rilancio del tessuto economico e produttivo, università e cultura come capitale. Il 24 giugno prossimo il voto sarà libero da ogni condizionamento, non controllabile. I Teramani potranno scegliere tra un passato che ha già dimostrato il proprio fallimento e un futuro tutto da scrivere, e per questo siamo sicuri che faranno la scelta migliore.

 

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Andrea Core

Presidente dell'Assemblea
Forum Nazionale Giovani