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gianguidodalbertoInterventi mirati in ogni quartiere e frazione, sulla base di piani che tengano conto delle diverse criticità e peculiarità. Sarà questa una delle priorità dell’amministrazione D’Alberto, con il candidato sindaco e i rappresentanti della sua coalizione che in questi giorni, continuando a girare sul territorio, hanno raccolto le numerose lamentele dei cittadini sullo stato di degrado della città.

“Sia il centro storico che le frazioni e i quartieri periferici sono stati lasciati in totale abbandono - sottolinea il candidato sindaco - ed è per questo che una delle nostre priorità sarà quella di mettere in campo dei piani particolareggiati tarati sulle singole specificità. Non è possibile pensare ad interventi identici su territori con problemi diversi. Solo per fare alcuni esempi, abbiamo zone come Spiano o Rapino dove, per effetto del terremoto, si rischia lo spopolamento e la perdita di un’intera comunità, zone come Villa Romita dove la priorità è la viabilità, o come San Nicolò, dove per i cittadini è fondamentale innanzitutto il recupero della ex scuola Carlo Febbo”.

La sfida è quella di mettere in campo, attraverso una visione d’insieme del territorio comunale, interventi che rendano l’eterogeneità del territorio un elemento di ricchezza ambientale ed economica.

“Questa città o cresce tutta insieme o non cresce - continua D’Alberto - Per questo tra le nostre priorità ci saranno, oltre alla valorizzazione del centro storico, con la riqualificazione ad esempio del quadrilatero tra via Muzii, Largo del Teatro, Vico del Cigno e Piazzetta del Sole, la dotazione di nuovi servizi sociali e amministrativi nelle frazioni, dove intendiamo realizzare anche nuovi luoghi di aggregazione, l’apertura di un tavolo di confronto con la Regione Abruzzo, ai fini di un nuovo progetto di trasporto cittadino che riconnetta centro e periferie, il censimento del patrimonio pubblico esistente nelle frazioni e non più utilizzato, con il suo contestuale ripristino funzionale per la creazione di centri polifunzionali, lo sblocco, il completamento e l’accelerazione dei procedimenti di progettazione necessari per intercettare i fondi”.

Sul tavolo, come già ricordato nei giorni scorsi, anche la questione della retrocessione delle aree edificabili, molto sentita dai cittadini soprattutto nelle frazioni e nei quartieri periferici.

“Anche negli ultimi incontri quello della retrocessione delle aree edificabili, che rappresenta un punto qualificante del nostro programma, è stato uno dei temi maggiormente condivisi ed apprezzati dai cittadini - conclude D’Alberto - Un procedimento avviato dal Comune anni orsono e mai concluso, per le inefficienze delle passate amministrazioni, e rispetto al quale abbiamo confermato la nostra volontà di portarlo a termine entro i primi sei mesi, dopo un’attenta verifica dello stato del bilancio e la riduzione della spesa improduttiva”.