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dalbertocandidato1riceviano e pubblichiamo

"Un voto per chiudere definitivamente con il passato, con chi in questi anni ha distrutto Teramo". Il candidato sindaco Gianguido D’Alberto, che in questi giorni sta continuando a confrontarsi, su temi e programma, con tutte le forze civiche che al primo turno si sono presentate in netta discontinuità con il passato, chiama a raccolta la società civile invitandola, il 24 giugno, a confermare quella voglia di cambiamento dimostrata già il 10 giugno.

“A prescindere dall’apertura ai competitors della prima ora sui programmi, rifuggendo in ogni caso accordi che prefigurino scambi di poltrone - sottolinea D’Alberto - voglio rivolgermi in questo momento soprattutto ai cittadini, alle associazioni, alle categorie professionali, chiamando tutti a raccolta in quella che è una vera e propria battaglia per liberare Teramo da quel sistema di potere che si sta riproponendo esattamente uguale a prima. Tanto che nei giorni scorsi Paolo Gatti, nel presentare tra i volti nuovi anche i consiglieri surrogati, aveva di fatto già messo la propria firma sull’eventuale giunta Morra, proprio come accaduto in passato con l’amministrazione Brucchi. E la situazione non cambierebbe nemmeno in caso di accordi con altre liste”.

Nell’invitare cittadini, associazioni, ordini professionali ad una vera e propria mobilitazione sull’unico progetto di cambiamento per Teramo, D’Alberto sottolinea come la sfida per il ballottaggio non si riduca, e non si possa ridurre, ad una mera sommatoria di voti o di forze.

“L’unica vittoria è quella di riuscire a coinvolgere la città, tutta, sullo spirito del nostro programma - conclude D’Alberto - Un progetto civico che nasce dal basso, da un confronto col territorio che parte da lontano, e che si gioca su una totale ripianificazione di tutti gli ambiti della nostra vita. Dai servizi alla persona alla macchina amministrativa, dal ridare dignità alle frazioni con interventi che rispondano alle diverse problematiche ad una rivisitazione della Team che ne valorizzi le risorse e restituisca ai cittadini una società in salute ed efficiente a fronte di una tariffa puntuale e non in costante crescita. Ed è per questo che nel rivolgermi ai cittadini li invito ad unirsi a noi in una battaglia di civiltà. Insieme Possiamo”.