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Deciso il nuovo calendario scolastico. Mentre le scuole si preparano a chiudere per il 7 giugno (ultimo giorno di scuola) si apprende che i canceloli riapriranno lunedì 10 settembre, come stabilisce il calendario scolastico regionale approvato lo scorso 18 maggio dalla Giunta regionale presieduta da Luciano D'Alfonso.

Gli studenti di ogni ordine e grado, dunque, torneranno tra i banchi il 10 settembre 2018 in attesa delle nuove vacanze estive, che per le scuole primarie e secondarie scatteranno sabato 8 giugno 2019. Per i più piccoli, i bambini della scuola dell'infanzia, la chiusura è posticipata al 29 giugno.

Nel calendario approvato dalla Regione, suscettibile di variazioni in base al principio dell'autonomia di cui oggi godono le istituzioni scolastiche, i dirigenti possono definire adattamenti per far fronte a esigenze derivanti dai rispettivi piani dell'offerta formativa. Complessivamente sono previsti 208 giorni effettivi di attività didattiche, che diventano 207 nel caso che la festa del santo patrono coincida con un giorno di lezione.

Le scuole potranno stabilire dei cambiamenti al calendario, a patto che il giorno complessivo dei giorni di attività didattica resti quello stabilito, e purché questi siano debitamente motivati. Gli "adattamenti" dovranno essere deliberati dalle istituzioni scolastiche, anche attraverso intese con altri istituti ricadenti nello stesso territorio, al fine di uniformare i periodi di chiusura, «tenendo conto anche delle caratteristiche di multietnicità delle classi, per consentire agli allievi interessati il rispetto delle principali festività religiose».Le variazioni nel calendario possono riguardare la data di inizio e le sospensioni dell'attività didattica, da compensare però in altri periodi dell'anno scolastico, «attraverso», si legge nella delibera, «congrue modalità e tempi di recupero».Nei giorni scorsi l'Ufficio scolastico regionale aveva denunciato una perdita di iscritti dell'1,21%, pari a 2117 alunni in meno, per il prossimo anno scolastico.

Un dato ancora più eclatante se si considera che negli ultimi 10 anni le scuole hanno perso 7mila iscrizioni e circa 4mila insegnanti. A pagare il prezzo più alto saranno soprattutto le scuole dell'infanzia, con 824 bambini in meno in tutta la regione. Le scuole elementari ne perderanno 577, le medie si fermeranno a 173 e 543 le superiori.