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NatalepinetoTutto è cominciato con un brainstorming sul discorso all’Europa che Bergoglio ha tenuto qualche settimana fa tra i rifugiati di Lesbo ...

“ Sono qui per vedere i vostri volti, per guardarvi negli occhi. Occhi carichi di paura e di attesa, occhi che hanno visto violenza e povertà, occhi solcati da troppe lacrime. Chi ha paura di voi non vi ha guardato negli occhi...”

 “Abbiamo chiesto ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di condividere con i compagni e con i docenti tutte le idee e le sensazioni che quelle parole suscitavano nella loro mente: ne è emerso un quadro ricco di emozioni e di spunti di riflessione. Da lì il passo verso la messa in atto dei suggerimenti provenienti dagli studenti è stato davvero breve e allora... tutti all’opera!”

Così, la neodirigente dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII di Pineto, Sabrina Del Gaone (già indimenticabile preside del Moretti di Roseto) racconta lo straordinario Natale dei suoi studenti. Perché quelle idee dei ragazzi, sono diventate un progetto.

 Piccoli gruppi di progettisti, sapientemente guidati da docenti attenti e creativi hanno pianificato il da farsi che è stato poi realizzato dalla squadra dei “elfi del Natale della scuola media di Pineto” per realizzare una scena del mare, una scena che però non finisce in tragedia perché mira verso la salvezza, verso la natività.

 “ E così, su un piccolo natante fornitoci dal Circolo nautico di Pineto – che ringrazio di cuore - sono state collocate le sagome di anime disperate di una famiglia immigrata (sagome realizzate dagli studenti) - racconta la dirigente - una famiglia che troverà pace e speranza alla vista della misera capanna posta sulla terraferma”. 

E non solo, perché i ragazzi hanno voluto “ far parlare i corridoi della loro scuola scrivendo su “luminarie di carta” le frasi di Bergoglio, così, tanto per non dimenticarle. Il risultato è di una bellezza sconvolgente, di quelle che fanno tremare il cuore!

 “Come non abbracciare, almeno con lo sguardo tanta sensibilità, tanta creatività, tanta bravura? - conclude la Del Gaone - 

 E’ quello che ho fatto verso i “miei” studenti e verso i loro meravigliosi docenti che hanno saputo far. emergere tutto il bello che è in ognuno di essi per donarlo e condividerlo con la comunità pinetese.”

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