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Nove italiani su 10 hanno passato il natale a casa propria, con i parenti e amici più stretti. A rivelarlo è un’analisi condotta da Coldiretti, che conferma d’altronde il preoccupante trend di disdette nei ristoranti degli ultimi giorni. Il risultato di questa tendenza a chiudersi tra le mura di casa è un aumento del 38% della spesa per il cibo rispetto ai valori dello scorso anno, per un valore medio che si aggira intorno ai 113 euro a famiglia.

Atro effetto della quarta ondata covid, è stata la raffica di disdette per pranzi e cene di ristorantie.

Ci sono poi gli oltre 6.350 voli ritardati. Venerdì sono state tracciate circa 2.400 cancellazioni che ha già previsto oltre 900 cancellazioni per domani. Migliaia di piloti, assistenti di volo e altri membri dello staff sono dovuti andare in quarantena dopo essere stati esposti al Covid, che ha costretto Lufthansa, Delta e United Airlines tra gli altri a cancellare molti voli. Secondo Flightaware, United Airlines ha dovuto annullare circa 439 voli venerdì e sabato, il 10% di quelli programmati.

“Il picco di casi di Omicron in tutto il Paese questa settimana ha avuto un impatto diretto sui nostri equipaggi e sulle persone che gestiscono le operazioni”, ha affermato la compagnia statunitense, aggiungendo che sta lavorando per trovare soluzioni per i passeggeri colpiti. Anche Delta Airlines ha cancellato più di 300 voli sabato e 170 il giorno prima, sempre secondo Flightaware, citando sia Omicron che condizioni meteorologiche avverse.

Sono stati cancellati anche più di dieci voli di Alaska Airlines, i cui dipendenti hanno dichiarato di essere stati “esposti al virus” e di doversi autoisolare. Ad essere responsabili del maggior numero di cancellazioni sono comunque le compagnie aeree cinesi: China Eastern ha tagliato circa 540 voli, più di un quarto di quelli programmati, mentre Air China ne ha cancellato 267, quasi un quarto del totale.

Cancellazioni e ritardi stanno infliggendo un duro colpo alla voglia di tornare a viaggiare quest’anno per le vacanze, dopo un Natale 2020 duramente colpito dalla pandemia. Secondo le stime dell’American Automobile Association, più di 109 milioni di americani avrebbero dovuto viaggiare in aereo, treno o auto tra il 23 dicembre e il 2 gennaio, un aumento del 34% rispetto all’anno scorso.