Sono sette gli avvisi di garanzia all'equipe medica del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Mazzini di Teramo, spediti dalla Procura che sta indagando sul decesso del piccolo nato morto ad una giovane coppia 30enne di Teramo.

Secondo la denuncia presentata dal legale della coppia, il ricovero programmato per far nascere il bimbo, già arrivato alla 41esima settimana di gestazione, doveva essere per il giorno successivo, poi i dolori improvvisi e quelle perdite di sangue con relativa corsa in ospedale e il tracciato che prima ha evidenziato che il battito c'era e poi dopo poche ore...tutto era finito così come, purtroppo, è iniziato  il dramma di due neo genitori finiti nell'angoscia per il grande dolore su quanto accaduto, che invece, doveva essere una delle gioie più belle della vita di una coppia: un figlio. Sono sette, tra medici e personale del reparto di Ostetricia a ginecologia dell'ospedale Mazzini, gli indagati per omicidio colposo nell'inchiesta che la procura ha immediatamente aperto all'indomani della querela presentata dal papà del bimbo. Anche la Asl ha subito avviato una propria indagine interna.

Oggi, verrà conferito l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpicino al medico legale Cristian D'Ovidio.

La Asl con una nota stampa ha subito parlato di una morte intrauterina, confermando, quindi, che il piccolo sia venuto al mondo già senza vita. Dubbi che dovranno essere chiariti. Ieri la donna è si è sentita nuovamente male ed è tornata in ospedale scoprendo che le hanno dovuto togliere parte della placenta che non le era stata rimossa completamente.