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giandonatocandidatoNon basta parlare di folla. Quella che doveva essere una conferenza stampa per la presentazione del candidato sindaco di Teramo Giandonato Morra, è stata invece una sorta di assemblea pubblica, con una massiccia presenza di cittadini e di candidati delle sei liste che appoggiano Morra, ovvero la lista del partito del candidato, Fratelli d’Italia, poi Forza Italia (presenti gli onorevoli Pagano e Martino), Lega (con l’onorevole Bellachioma), Futuro In (con Paolo Gatti), Oltre (con Federico Agostinelli) e Popolo della Famiglia (con Simona Lupi). Introduce e presenta, anche con una certa enfasi, Nazario Pagano, che sottolinea il valore del Centrodestra unito, poi Bellachioma spiega la “scelta di buonsenso, da parte della Lega, nell’appoggiare Morra, un appoggio senza condizioni né vincoli, ma anche un appoggio con funzioni di controllo per stimolare l’amministrazione”. Micheli ricorda il valore e l’esperienza di Morra, poi Agostinelli, che si fa portatore di una volontà giovane di partecipazione, “per cambiare Teramo e dare a Teramo non una nuova amministrazione, ma un’amministrazione nuova”. Simona Lupi spiega il perché della rinuncia alla sua propria candidatura a Sindaco, per appoggiare il progetto Morra. Poi, Gatti. “Il Centrodestra è qui, ed è unito - spiega il leader di Futuro In - Morra incarna il rinnovamento competente, perché noi siamo stati in grado di rigenerarci... faremo una campagna elettorale educata, civile e di confronto, sui programmi, sui temi e il primo punto è che la città è depressa e sfiduciata, quindi dobbiamo restituire positività alla città...l’amministrazione guidata da Giandonato deve restituire orgoglio ai teramani, senza libri dei sogni, ma con una capacità di fare le cose che si possono davvero fare”.
Mentre gli altri parlano, Morra guarda. Non i colleghi “politici”, ma la gente. E in quegli sguardi, c’è molto più di un programma elettorale. C’è un rapporto diretto, amicale, vero. Umano, molto prima che politico. È emozionato, Morra, ma quando comincia a parlare è immediato, diretto, senza politichese, ma con i verbi della gente, quelli della preoccupazione e dell’impegno, quello dell’attesa e della verità “Perché i cittadini devono avere verità...e dobbiamo dirla a tutti su tutto”.
“Siamo la coalizione con l’età media più bassa, e questa è già una vittoria - spiegq Morra - non sono solo io il candidato, tutti devono sentirsi candidati sindaco, per il bene della città... è vero, abbiamo discusso, ma per arrivare ad una sintesi che è la méta di un percorso di miglioramento della qualità della nostra proposta... benvengano le liti, se servono a produrre qualità”.
La campagna elettorale: “In questa coalizione, a differenza di quello che accade nelle altre, non si parla di poltrone, non si guarda al manuale Cencelli - continua il candidato - qui si parla dei problemi, noi guardiamo agli ultimi, noi puntiamo alla soluzione dei nostri veri problemi, come quelli dei 4mila sfollati, che è la prima emergenza...noi pretendiamo uffici che funzionino, impiegati gentili, risposte certe”.
Il commercio, altro problema: “È grande crisi, dobbiamo ripensare alla ztl, dobbiamo creare un tavolo permanente, sperimentare soluzioni nuove...tutti i commercianti avranno il mio numero, io risponderò sempre perché le soluzioni si trovano con chi vive il problema...”.
E a chi gli contesta di essere il “seguito” della Giunta Brucchi? “Noi non ci dobbiamo vergognare di niente - dice Morra - noi daremo dedizione totale a Teramo, tutti devono capire che dovranno lavorare per Teramo... io faró il Sindaco... io la mattina andrò a lavorare... tutte le mattine... Teramo ha bisogno di fiducia e dobbiamo ricostruirla tutti insieme”.

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