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E’ con profondo rammarico e con la delusione di chi, arrivato a pochi metri dal traguardo, deve ritirarsi, che il gruppo “Progressisti per Montorio” annuncia la non partecipazione alla prossima tornata elettorale. La troppa violenza, le “entrate a gamba tesa”, i messaggi più o meno “minacciosi” che hanno accompagnato le ultime tre settimane per la costruzione della lista, impongono una riflessione profonda. Abbiamo creduto nella possibilità, attraverso un percorso di confronto sui contenuti, di dar vita a delle serie primarie di coalizione in grado di riunire il centro-sinistra montoriese su di una comune piattaforma di profondo rinnovamento fondato su una chiara e netta discontinuità con metodi e scelte del passato, sul metodo della collegialità e del dialogo continuo con i cittadini. Ci abbiamo creduto e ci abbiamo coerentemente lavorato. Purtroppo inutilmente. La discussione politica e programmatica ha lasciato il posto alle faide (quasi familiari) dei “clan” politici che hanno imperversato nella nostra cittadina negli ultimi 30 anni. Il disprezzo verso le ragioni dell’unità, il cinismo coltivato sulle spalle dei cittadini montoriesi, il colpevole appoggio a logiche di divisione che avvantaggiano solo le forze populiste ci ha convinto a non voler fornire ulteriori motivi a queste tragiche divisioni. Non contribuiremo a questo sfascio e non ci assumeremo la responsabilità di un ulteriore penoso quadro di divisioni. Nell’idea dei Progressisti, c’è sempre stata la convinzione di voler superare queste diatribe e di creare una nuova classe dirigente che, non avendo trascorsi “scomodi”, avesse la FORZA DI FAR RINASCERE il nostro paese. Andando avanti nella nostra idea, sempre fermi nella convinzione che “ognuno è libero e DEVE essere libero di pensarla come vuole”, ci siamo impegnati nella costruzione di una lista composta da persone che, a nostro avviso, potessero dare un contributo tangibile per il nostro paese, raccogliendo adesioni e consensi veramente inaspettati.
Abbiamo subito ingiurie, menzogne, voltafaccia, allusioni… velate minacce (e a volte nemmeno troppo velate). Ci hanno attribuito “accordi” che, chi ci conosce davvero (e non gli “amici” che ti stanno accanto quando gli conviene) sa che NON AVREMMO MAI FATTO e che qui ribadiamo, sopratutto ai nostri affezionati elettori:
“NO AD ACCORDI CON NESSUNO”
Tutto pur di screditarci, di indebolirci, di farci passare per quello che non siamo, di demonizzarci sapendo che, probabilmente, abbiamo una cosa che LORO non hanno e non avranno MAI… la SERIETA’, nei comportamenti, nei propositi, e nel rispondere ai principi morali e di rettitudine che non abbiamo MAI messo in discussione, per nessuna “poltrona” e nessun “inciucio”.
Noi, a differenza di altri, non siamo affetti da “poltronite”, non dobbiamo difendere il nostro “interesse privato”, non ci venderemo MAI né per un “tozzo di pane”, né per una “cena di pesce”…siamo liberi da ogni sorta di “incatenamento”… siamo LIBERI!
Nelle ultime 3 settimane, abbiamo parlato con tante persone che ci hanno dimostrato affetto e vicinanza e sono stati davvero tanti quelli che ci hanno dichiarato il proprio sostegno anche attraverso la disponibilità a candidarsi nella nostra lista. Il primo pensiero va proprio a loro, che oggi saranno delusi, insieme a noi, per questa scelta che ha il sapore di una denuncia forte e non di una resa. E proprio a chi ha creduto nel nostro percorso che oggi diciamo: NOI NON CI ARRENDIAMO. Rimarremo sempre fedeli ai nostri principi (morali prima che politici), e continueremo a vigilare sull’operato di chi avrà l’onere e l’onore di amministrare Montorio. Non abbandoneremo la trincea, consapevoli che il nostro paese, per RINASCERE, ha bisogno delle forze di TUTTI, per questo saremo sempre in prima linea per portare il nostro contributo politico e le nostre idee a chi vorrà ascoltarle.
“Noi non ci facciamo intimorire facilmente, non esitiamo, non ci arrendiamo e di sicuro non perdiamo la speranza. Anche quando la speranza si infrange contro la realtà, e alla realtà devi arrenderti, significa solo che abbiamo perso la battaglia di oggi, non la guerra di domani.
Perché se ti arrendi sul serio, dimentichi anche per cosa stavi combattendo.”
PROGRESSISTI per MONTORIO