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E' il giorno della Meloni quello di oggi. O meglio è il pomeriggio della Meloni. Oggi alle 16 sarà alla Camera di Commercio di Teramo, in via Savini e poi, alle 18 a Pescara con gli altri big del centrodestra a chiudere la faticosa campagna elettorale in Abruzzo. La location è quella di piazza Salotto ma siccome piove è possibile che la manifestazione sarà spostata a Montesilvano al Pala Dean  Martin. Nel 2019 il precedente, per il centrodestra, fu incoraggiante. Era il 7 febbraio quando Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi siglarono, nell'aula consiliare del Comune di Pescara, quello che i più definirono "il patto dell'arrosticino". Per sostenere la candidatura di Marco Marsilio a governatore ma anche per mettere le basi dell'unione del centrodestra che, dopo cinque anni, oggi è al governo del Paese.  L'obiettivo comune è quello di mandare indietro il "vento sardo", proteggendo l'Abruzzo-fortino della Meloni e centrando uno storico bis alla presidenza, impresa mai riuscita a nessuno. Per farlo il centrodestra unito si ritroverà a Pescara con la premier Meloni e ci sarà il suo vice e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ci sarà l'altro vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. E, insieme a loro, ci saranno anche Maurizio Lupi, leader di "Noi Moderati" e Lorenzo Cesa dell'Udc. L'obiettivo è contrapporre la coesione del centrodestra al cosiddetto "campo larghissimo" di Luciano D'Amico che ha schierato i suoi big alla spicciolata. Ci si riuscirà? L'11 marzo all'alba si saprà se gli abruzzesi si sveglieranno con la continuità del governo Marsilio o con il cambiamento del governo D'Amico. Non resta che attendere qualche altro giorno.