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EllyCon il suo armocromatico jeans a zampa  che fa tanto rivoluzione Anni ‘70 a chiacchiere, l’amocromatica segretaria Schlein giunge a Teramo accolta da un manipolo poco armocromatico. Il prima fila l’extra Pd, il pensatore modello della giunta D’Alberto. L’ideatore di un convegno & stop. Quello che litiga con la matematica  e la grammatica. Quello che oramai in città per sempre sarà ricordato come “l’extra”.  

Intanto il Pd cade a pezzi. Dopo l’addio dello storico sindaco portavoti D’Alonzo. Dopo l’addio del senatore ed economista Carlo Cottarelli: “perché la Schlein ha spostato il partito all’estrema sinistra”. Dopo l’addio al Pd dell’on. Chinnici, leader importante del movimento antimafia, che vuole "un progetto riformista alternativo alla sinistra e distinto da questo Pd". Dopo il senatore Borghi  che lascia il Pd perché "è diventato la casa di una sinistra massimalista mentre c’è bisogno di una casa per un elettorato moderato”. Dopo l’addio di Giuseppe Fioroni, fondatore e responsabile organizzativo del Partito democratico “ non mi ritrovo nel partito della Schlein che guarda alla sinistra e ai suoi modelli di stato”. Dopo il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci “questo Pd non è più la casa dei cattolici moderati” oggi è la volta di un “importante” (importante per il pd ovviamente) dirigente del PD teramano a voler lasciare   “. Il Pd non c’è più. E’ un’altra cosa. Elly Schlein con le sue posizioni in aperto contrasto con la Chiesa e contro Papa Francesco – che certamente non è un esponente della destra claricale  -  ha sottoposto il partito a una mutazione genetica. Questa impalcatura è crollata e il Pd è diventato legittimamente un partito di sinistra-sinistra massimalista e radicaleggiante..”

Questo PD teramano ha tradito i cittadini che guardano a quella vasta area del popolarismo cattolico ed al popolarismo sociale e intendono recuperare l’antico rapporto con gli elettori, che la politica di D’Alberto & company oggi ha completamente cancellato. Oggi si candidano  con D’Alberto delle  persone che hanno preso contributi per  il panem et circenses filipponesco, oggi si sceglie in funzione  magari di una promessa di un posto alla Fondazione Tercas o un corso  ben pagato alla Università, oggi il Pd  sceglie gli “extra”, il tornaconto. E questa non è politica, è semplicemente degrado. Un cattolico vero non lo può accettare.

Oggi il Pd non è più la sintesi tra sensibilità diverse per affrontare le sfide della modernità. Come è stato molto chiaro anche ieri sera a Teramo con Elly Schlein segretario il PD  non è più  un luogo adatto a dei cattolici veri, è un’altra cosa, per cui in una realtà come questa si finisce per sentirsi ospiti e la decisione di cambiare aria è consequenziale.

Don Sturzo ha insegnato che la politica si costruisce dal basso, tra la gente, per realizzare un’area popolare, sociale per il bene comune che rispetta i valori del cattolicesimo. I cattolici non possono stare a sinistra. Per questo in molti mostrano disagio e insofferenza. Ma bisogna impegnarsi, fedeli ai propri ideali per il bene comune, sporcandosi le mani per dare un’anima alla politica, per dimostrare che con passione e condivisione si può generare di nuovo un’identità e una appartenenza. L’identità di chi si sente partecipe di uno sforzo finalizzato al bene comune. Il cattolico deve operare con la schiena dritta senza mai cadere nella tentazione di adattarsi alla realtà circostante solo per il fatto di esserci.

Leo Nodari