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Nulla di "preoccupante", secondo il Comune e la Soprintedenza, nei reperti ritrovati giorni fa nel cantiere in corso al Mercato Coperto di piazza Verrdi. Sono stati rinvenuti i resti di mura romane. Durante uno scavo, i dipendenti della ditta che ha in subappalto i lavori, si sono imbattuti in un muro presumibilmente di origine romana. Per questo motivo, l'amministrazione comunale ha proceduto ad una demolizione parziale del mercato e non intera, lasciando pertanto i piloni esistenti per poi rafforzarli. Prima di poter dire come procederanno i lavori occorrerà attendere diverse settimane, per comprendere appieno la portata del rinvenimento, se di un valore archeologico importante o meno.
Non si sa se il muro è d'epoca romana o medievale, comunque si sta continuando col lavoro di pulizia della pavimentazione. Insomma si prevede, vista la non importanza che viene data a Teramo all'archeologia (i siti sono tutti chiusi da sempre) che anche questo muro farà la fine della pavimentazione di via Sant'Antonio: e cioè finirà nel dimenticatoio sotto una colata di cemento, con il bene placito della Soprintendenza. Del resto l'importante è portare a casa il lavoro entro il 2026 ...no? e così sarà.. I teramani oramai vivono di speranza di veder concluso un intervento come nel caso dell'Ipogeo a piazza Garibaldi. A proposito, assessore Giovanni Cavallari dimissionario dal Comune che da mercoledi sarà in Regione: "A che punto sono i lavori all'Ipogeo? In quel cantiere non sta lavorando nessuno, si è dimesso il direttore dei lavori e dentro è ancora tutto sfasciato...".