Mentre continua l’iter per il riconoscimento del titolo di ‘scuola rara’, ormai a buon punto secondo l’annuncio dell’assessore regionale all’istruzione Pietro Quaresimale, il Liceo artistico di Castelli non smette di interrogarsi su quali possano essere le migliori strategie didattiche per valorizzare al meglio i talenti dei propri studenti. Il tema si è affrontato, venerdì 27 ottobre, in un importante convegno nazionale dal titolo “La funzione formativa della scuola nella promozione dei talenti", proprio nell’aula magna dell’Istituto. Il convegno, cui hanno partecipato numerosi esperti del settore, è stato un proficuo momento di confronto sulle buone pratiche didattiche per una formazione di eccellenza.
Ad aprire l’incontro, con i saluti istituzionali, il sindaco di Castelli Rinaldo Seca, il Prefetto di Teramo Fabrizio Steno, la Dirigente Tecnica dell’URSS Abruzzo Maria Cristina De Nicola, l’assessore regionale all’Istruzione Pietro Quaresimale.
“La presenza delle autorità e di tante personalità di rilievo dimostra l’attenzione e la cura per un’istituzione che è considerata un prezioso bene comune”: così la dirigente scolastica Eleonora Magno.

Il convegno nazionale, fortemente voluto da Carlo Carli, Presidente dell’Associazione Nazionale per la valorizzazione delle Scuole d’Arte, ha saputo raccontare come si affronta la sfida di preservare e, allo stesso tempo, innovare la tradizione ceramica castellana, famosa nel mondo. In questa prospettiva, è stato doveroso partire dal passato, con la lectio magistralis della storica dell’arte Lucia Arbace: “L’eccellenza della ceramica di Castelli. La lezione di Carlo Antonio Grue”.
A tratteggiare la storia dell’attività della scuola è stato quindi prezioso il contributo offerto dalla ex Dirigente del Liceo, Carla Marotta, che ha evidenziato nelle due parole chiave “qualità e metodo” le ragioni dell’eccellenza formativa del Grue. Flaminia Giorda, dirigente tecnico del Ministero, ha dedicato al tema cruciale dell’orientamento un efficacissimo intervento. Grazie a Paola Di Felice, componente del Consiglio direttivo del Museo delle Ceramiche di Castelli, si è anche sottolineata l’importanza degli spazi espositivi interni alla scuola e delle collaborazioni che la scuola intrattiene con le istituzioni museali.
Nella sua relazione, la professoressa Marilena Leonetti, docente del Liceo, ha tracciato un bilancio della sperimentazione del liceo quadriennale, sfida impegnativa ma il cui successo deve molto all’impiego di un didattica integrata e laboratoriale, attenta all’interdisciplinarità e proiettata all’internazionalizzazione. Al centro della mattinata sono stati protagonisti i ragazzi, con la consegna degli attestati ai quindici studenti che durante l’estate, grazie ai fondi PON, hanno svolto un’esperienza di PCTO di tre settimane a Barcellona, per il progetto “La ceramica nel mondo”.
Con Pietro Costantini e Luca Siracusano, docenti del DAMS dell’università di Teramo, è stato possibile ripercorrere l’avvincente storia dei “cieli” che hanno seguito il primo cinquecentesco soffitto di San Donato.Che nell’aula magna del “Grue”, in questo stesso mese, si sia tenuto un altro convegno per celebrare, al centenario della morte, Felice Barnabei, archeologo, lungimirante politico italiano e fondatore della scuola, dimostra come il Liceo GRUE sia un’officina creativa di ricerca e sperimentazione inarrestabile e come la sua presenza sia vitale per l'intero tessuto territoriale della provincia. L’augurio è quello di una crescita continua, anche in termini di ampliamento dell' offerta formativa tramite l’inserimento di percorsi ITS.