Sala conferenze da posti in piedi, all'Università di Teramo, stamattina, per il convegno “Un nuovo Umanesimo dello Sport” promosso dall'Ufficio sport della Diocesi di Teramo-Atri e che ha avuto come ospiti d'onore due figure simbolo dello sport a livello nazionale e non: Sergio Brio, ex calciatore ed opinionista radiotelevisivo, e l'atleta di Chieti Fabrizia D’Ottavio, olimpionica di Ginnastica ritmica, impegnata da anni nel promuovere la cultura di uno Sport sano, che non umili né mortifichi gli atleti e che antemponga il rispetto per sé stessi e per gli altri a qualsiasi ambizione e pressione esterna. E mai come in questa fase storica, in cui i riflettori sono puntati sulle ex ginnaste che stanno denunciando di aver subito atteggiamenti vessatori e umilianti da alcuni allenatori, il suo messaggio rivolto ad una platea strapiena di giovani studenti teramani diventa ancora più forte: “Far fare sport ai propri figli è importantissimo per la loro formazione psico-fisica, ma le famiglie devono esserci sempre, vigilare, cogliere qualsiasi atteggiamento, sostenere e lasciare scegliere la loro strada, senza pressioni. Lo sport è una delle cose più belle che possano esserci nella vita dei nostri ragazzi ma è fondamentale che siano e si sentano sempre liberi, anche di dire dei NO. A me è successo di dire dei no, ho potuto farlo grazie all'appoggio dei miei genitori che erano al mio fianco ma senza prevaricare le mie scelte, le mie aspirazioni, i miei momenti di sconforto che, nella vita di uno sportivo, non mancano e vanno affrontati con serenità. A questi ragazzi dico: credete nei valori nello Sport, perchè vi allenate alla vita, conoscendo il valore del sacrificio e l'emozione per un traguardo conquistato con onestà ed impegno”. A promuovere l'organizzazione dell'incontro è stato l'ufficio Sport della Diocesi di Teramo-Atri diretto da Angelo De Marcellis già presidente del CSI Teramo nell'ambito delle iniziative dell'anno Berardiano, in collaborazione con il settore "sportivo" dell'ateneo teramano.