• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

CARRELLO

 

Saranno solo 571 le famiglie teramane che potranno ottenere la card solidale “Dedicata a te”, presentandosi presso gli sportelli di Poste italiane dal prossimo 18 luglio. Dovranno vantare almeno tre componenti e non dovranno essere percettori di altri sostegni statali, a cominciare dal reddito di cittadino. Si tratta di un numero davvero esiguo per Teramo a fronte di una platea potenziale di 2608 nuclei familiari che, almeno sulla carta, rispetterebbero i requisiti fissati dal governo Meloni. Perchè si scende, allora, da 2608 “potenziali” famiglie beneficiarie a soli 571? Ce lo spiega direttamente l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Teramo, Ilaria De Sanctis, che non lesina critiche ad una misura “che non ha nulla di strutturato e che di sociale ha veramente molto poco visto che, ad esempio, esclude tutti gli anziani e tutte le persone che vivono da sole e che, stando ai dati, rappresentano sempre di più quella fascia sensibile di popolazione che fatica a vivere”. I nuovi poveri, insomma. Saranno solo 571 i beneficiari della card “poichè l'Inps tiene in considerazione sia il numero di abitanti del Comune destinatario sia il reddito procapite delle famiglie. Ma ci sono famiglie che hanno un reddito medio più basso di quello procapite eppure, stante i criteri di valutazione dell'Inps, resteranno esclusi”. L'assessore De Sanctis critica duramente la card elettronica una tantum che prevede una spesa complessiva di 382,50 euro da effettuare dal 18 luglio al 31 dicembre 2023: “Facciamoci due conti,insomma. Parliamo di 30 euro al mese, poco più di un caffè al giorno. E' uno specchietto per le allodole, è una misura fine a se stessa, affatto strutturata e che sancisce un preoccupante modello di welfare assolutamente discriminante, selettivo e sopratutto escludente. Era stato presentato come la panacea anti-povertà per combattere il caro-prezzi e invece...” L'assessore parla di una misura escludente non solo per la tipologia di beneficiari ma anche per “tutte le piccole attività commerciali, basti pensare a chi vende a km 0 ad esempio. La card prevede la possibilità, per i negozianti, di applicare facoltativamente uno sconto del 15%. Va da sé che potrà permettersi tale scontistica solo la grande distribuzione e sarà lì che si recherà la famiglia con la card, vedendosi aumentare il capitale d'acquisto”. Totale bocciatura dunque dal Comune di Teramo per la nuova card del governo Meloni.

Paola Peluso

Di seguito i beni alimentari di prima necessità che si potranno acquistare:

• carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole

• pescato fresco

• latte e suoi derivati

• uova

• oli d'oliva e di semi

• prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria

• paste alimentari

• riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale

• farine di cereali

• ortaggi freschi, lavorati

• pomodori pelati e conserve di pomodori

• legumi

• semi e frutti oleosi

• frutta di qualunque tipologia

• alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula)

• lieviti naturali

• miele naturale

• zuccheri

• cacao in polvere

• cioccolato

• acque minerali

• aceto di vino

• caffè, tè, camomilla

ILARIADESANCTIS