«Non arrivano soldi del sisma, troppi i ritardi accumulati dal Comune di Teramo. Un impasse dettata dall’incapacità e dall’inerzia dell’ente che non riesce a dare slancio alle procedure e sbloccare di fatto il contributo per autonoma sistemazione. Il blocco ha determinato di per sé un grave pregiudizio economico ai soggetti beneficiari ed appare inoltre del tutto immotivata sia in punto di fatto che di diritto. Molti dei soggetti destinatari delle ordinanze sono inquilini che vi risiedevano e/o dimoravano in forza di contratti di locazione stipulati antecedentemente il verificarsi del sisma. Una vergogna inaccettabile che non siamo più disposti a tollerare».
La denuncia arriva da Antonio Di Berardo (responsabile Sicet Teramo) che prosegue: «Queste famiglie hanno dovuto lasciare la loro casa per trasferirsi in un'altra abitazione con grave disagio. All’origine di tutto c’è un intoppo burocratico – amministrativo. Il Comune, a seguito di un giusto e normale controllo, comunica a mezzo telefono, agli aventi diritto al contributo, che i soldi non possono essere liquidati, perché il contratto di locazione dell’abitazione danneggiata, non vi è nessuna possibilità di continuare a ricevere il suddetto contributo. Anzi, se ci sono mensilità non spettanti, gli inquilini che hanno indebitamente riscosso il contributo devono immediatamente riconsegnarlo».
Per il SICET, parlare di appropriazione indebita dei fondi per l’autonoma sistemazione a seguito degli eventi sismici è un’accusa infondata. Una istanza di chiarimenti è stata protocollata questa mattina, affinchè l’ Ente dia allo scrivente, e per esso ai soggetti interessati, gli opportuni ed adeguati chiarimenti, entro i termini previsti dalla legge.