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Per ex risparmiatori ed azionisti dell'ex Banca Tercas che hanno perso tutto o in parte i propri risparmi investiti in quell'Istituto, c'è ancora possibilità di battersi, a livello legale, per ottenere un risarcimento: "C'è tempo fino a giugno 2024, oltre un anno in pratica, per adire le vie legali e riprendersi quello che hanno perduto, tramite quello che non abbiamo difficoltà a definire un inganno, un tradimento, perpetrato dai vertici dell'allora Tercas". Lo sostiene convintamente la Federconsumatori Abruzzo, riferendosi alla "mancata adeguata ed approfondita informazione ai risparmiatori circa i rischi che potevano correre nell'acquistare quelle azioni" e lo fa, forte di altre due nuove sentenze emesse a favore dei risparmiatori da parte dei giudici Tribunale di Teramo. Sentenze, queste ultime, che porteranno alla liquidazione di 1.150.000 euro in favore di una 40ina di risparmiatori rappresentati dagli avvocati Domenico Di Sabatino, del foro di Teramo, e del collega il Prof. Massimo Cerniglia, del foro di Roma, per conto appunto della Federconsumatori Abruzzo.

Ma i risparmiatori rivoltisi all'associazione sono solo una parte di tutti gli azionisti ritrovatisi, nel 2014, con un pugno di mosche in mano, perdendo in alcuni casi (come i pensionati) tutti i propri risparmi. Ecco perchè oggi si è ribadito, pubblicamente, che la prescrizione non è ancora intervenuta: "Interverrà a luglio 2014 e quindi avvisiamo tutti coloro che ritengono di avere i requisiti per adire le vie legali, di contattarci perchè hanno tempo fino a giugno dell'anno prossimo per muoversi". In tutto sono almeno 400 (per un totale di quasi 12 milioni di euro del valore delle azioni) i risparmiatori seguiti dall'associazione e che "sono stati ingannati da un sistema che ha scavalcato completamente il dovere, da parte della Banca, di informarli correttamente e adeguatamente", ha dichiarato Francesco Trivelli, neo presidente di Federconsumatori Abruzzo, sollevando dalle responsabilità "il singolo dipendente della Banca evidentemente ignaro di quanto fosse stato deciso a livello manageriale dell'ex Tercas. Con le ultime sentenze emesse, che si sommano ad altre 10 sentenze di primo grado tutte a favore dei risparmiatori, c'è chi ad esempio ha investito 10mila euro nel 2006 e ne ha recuperati circa 12.500 calcolando l'aumento di quasi il 25% a titolo di interessi e rivalutazione (detraendo i dividendi).

I risparmiatori seguiti dagli avvocati Di Sabatino e Cerniglia avevano investito da un minimo di 4mila euro fino anche a 100mila euro. "Sono doppiamente soddisfatto della battaglia legale finora intrapresa e per la quale ringrazio l'impegno profuso dalla Federconsumatori che avviò il tutto grazie al compianto Ernino D'Agostino anni fa: da un lato, c'è la soddisfazione professionale per i clienti che hanno ottenuto e stanno ottenendo giustizia tramite appunto la restituzione delle somme all'epoca investite; dall'altra, da cittadino teramano, vedo questa restituzione di somme un rimborso per un territorio che perdendo la Tercas si è visto depauperare di un vero e proprio patrimonio. Ecco, con queste sentenza, tornano somme sul nostro territorio e non possiamo sottovalutarlo" ha dichiarato l'avvocato Di Sabatino. 

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