Nel segno della continuità, D’Alberto rimedia l’ennesima figuraccia al Ruzzo solo che, rispetto ai precedenti tentativi di “golpe”, goffamente tentati dal Primo cittadino di Teramo, questa volta il numero degli alleati si è ridotto ad… uno. Ovvero il solo Sindaco di Valle Castellana, nonché presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, al quale non è riuscita la pur tentata alleanza trasversale che, al contrario, l’aveva visto vincitore proprio nelle elezioni provinciali. Nelle scorse settimane, era stato ventilato anche un papabile, nella figura dell’ex presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, che poi aveva però preso le distanze, preannunciando l’isolamento che avrebbe poi accolto l’iniziativa di D’Alberto e D’Angelo. E oggi, evidentemente intuendo l’esito dell’assemblea, gli stessi D’Alberto e D’Angelo erano assenti, il bilancio quindi è passato all’unanimità, così come la conferma della Governance guidata dalla Presidente Alessia Cognitti, con Alfredo Grotta e Alberto Fagotti componenti del Cda. Un segnale quello lanciato dai sindaci non firmatari del documento protocollato da 23 Comuni con cui si riproponeva lo stesso Cda ma che oggi si sono presentati e hanno votato comunque a favore. Tra loro, anche i sindaci che un anno e mezzo fa siedevano accanto a Gianguido D'Alberto nel suo ufficio da sindaco in via Carducci per contestare la gestione-Cognitti. Oggi hanno di fatto lanciato un segnale di profonda distanza e...isolamento del sindaco del Capoluogo.
Un bilancio che soddisfa i Sindaci sia per l'utile maturato, sia per il buon recupero dei crediti e sia per la serie di investimenti, pari a quasi 12 milioni di euro, con fondi propri, che hanno permesso di potenziare ed estendere sia la linea dell'acqua potabile sia la rete fognaria, e migliorare l'impiantistica. Tornando al dato politico, ovvero all’ennesima sconfitta del Sindaco di Teramo, che negli anni ha sempre più isolato il suo Comune, anche evitando di avere con la Governance i normali rapporti istituzionali. «Non ho mai ricevuto nessun assessore della Giunta D’Alberto» aveva detto la presidente Cognitti in un’intervista televisiva. Un riferimento alla situazione politica lo ha fatto, indirettamente, Mario Nugnes sindaco di Roseto nel suo intervento:«Se c'è da contestare non le persone ma atti e documenti, si viene qui a dirlo e ci si confronta... altrimenti è soltanto un mero attacco politico strumentale», ha dichiarato confermando il voto favorevole al documento economico della Ruzzo Reti. Il bilancio d'esercizio è dunque passato all'unanimità, con 39 quote su 44 totali. Ovvero tutte le presenti. Nessun problema per il rinnovo del Cda, vista anche la conferma promossa anche per iscritto da 23 sindaci protocollata nei giorni scorsi. Restando nella lettura politica, questa nuova figuraccia di D’Alberto suona come un campanello di allarme per il Sindaco uscente, che ieri aveva inviato ai colleghi sindaci una lettera aperta, che però non ha avuto alcuna accoglienza.
