• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

parco-nazionale-d-abruzzo-1200x640.jpg

7407959_17220355_corvo_avvelenato.jpgForse sono stati i raccoglitori di tartufi, che disseminano il terreno con bocconi avvelenati per uccidere i cani dei rivali e non amano avere altri animali selvatici in zona che disturbano o forse sono gli allevatori, che arrivano in prossimità del Parco d'Abruzzo a fine primavera per far pascolare i loro greggi in aree affittate dai Comuni. Comunque sia, nell'area protetta sulle montagne abruzzesi, è caccia ai killer dei lupi: ne hanno ammazzati già nove, a Cocullo. Un avvelenamento a catena perché, mangiando le carcasse dei lupi, sono morti anche cinque grifoni e due corvi imperiali. Nel Parco d'Abruzzo c'è un killer dei boschi. Quanto agli autori della strage, secondo gli investigatori, sono fortemente stati messi sotto osservazione i tartufai anche se in questo periodo il prelievo dei tuberi è vietato ma ci sono quelli di frodo.

A scoprire la carneficina, sono stati il personale e i volontari di Rewilding Apennines, insieme a Salviamo l'Orso, durante le attività di monitoraggio della zona. «Lo spargimento di bocconi avvelenati o carcasse con veleno sul territorio si legge nella nota di Rewilding Apennines- è una pratica criminale che deve essere combattuta e condannata e che rappresenta una minaccia per la sicurezza, non solo della fauna selvatica, ma anche dell'uomo e degli animali da compagnia».