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Saudino

servizio di EUGENIA DI GIANDOMENICO

Sullo sfondo di un corso affollato dalle vasche del sabato pomeriggio, largo San Matteo si è trasformato in un'agorà che ha regalato agli spettatori e ai passanti incuriositi un'autentica lezione di filosofia come l'avevano concepita in origine gli antichi Greci. Il terzo appuntamento del Patto della lettura a Teramo ha ospitato Matteo Saudino, professore che attraverso i suoi libri insegna ai bambini e ricorda agli adulti a ribellarsi con filosofia per inseguire la felicità, il senso della vita che oggi quanto mai prima è letteralmente nelle nostre mani, alla luce del nichilismo profetizzato da Schopenhauer che domina all'assenza di un Dio, dice Nietzche, che è morto.
Quella che viene considerata il sapere inutile per eccellenza, in realtà, si conferma la chiave che apre tutte le porte e Saudino, nel suo soliloquio, confuta la teoria dell'inutilità filosofica partendo proprio dalla critica al fallimento del criterio dell'utilità che muove il mondo attuale. Il metodo scolastico è il primo baluardo a crollare, perché diventando una fabbrica di informazioni ha smesso trasmettere il senso di meraviglia e stupore che dovrebbe fornire. Conoscere una mole di nomi, date ed eventi conosciuti o partecipare a un'enorme quantità di eventi culturali rimane una sterile fiera delle vanità, se le informazioni non vengono metabolizzate attraverso un dialogo interiore. Si dovrebbe, in altre parole, intessere con coloro che hanno contribuito a creare finora il sapere in senso lato quel rapporto di cui Machiavelli raccontava all'amico Francesco Vettori nella lettera a lui indirizzata: sedervisi a cena per nutrire l'animo di valore. In un mondo che va veloce, fermarsi per leggere è essenziale. Approcciarsi alla filosofia significa, inoltre - spiega Saudino - sviluppare un'attitudine al dubbio. La massima cartesiana "Cogito ergo sum" dovrebbe essere il fulcro di una società capace di riconoscere l'inganno ed elevarsi verso la ricerca del senso e dell'errore. La consapevolezza che la scienza non è infallibile, infatti, ma può sbagliare segna il confine e la differenza con la religione. In una società del consenso che tende ad eliminare chi dissente, la filosofia insegna ad argomentazione una tesi, perché affermare non è sufficiente ad aprire una polemica. "E la polemica, dice Saudino, è un dialogo che porta sempre oltre." 

Per concludere, le utilità della scienza inutile, sono molteplici: stimola l'immaginazione, quel potere astratto che diventa creatività e aiuta persino a sconfiggere la paura della morte. È nel superamento di questa, infatti, che si cela il senso della vita.
Moltissime le domande e gli interventi da parte del pubblico a conclusione dell'evento: evidente segnale che l'obiettivo è stato raggiunto.

 

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