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COMUNE_OGGI.jpegPer la "Giornata internazionale del libro e del diritto d'autore" Teramo parte con dieci giorni d'anticipo.
Un vero e proprio "Aspettando il 23 aprile" il programma studiato dall'associazione Sciami P.a.v.s. in interlocuzione con l'Amministrazione di Teramo, che è riuscita, grazie al largo anticipo con la quale è stata presentata la domanda, a dare vita a una settimana intensa di mostre, eventi ed incontri per celebrare l'importanza sociale della lettura.
"Il contributo organizzativo dell'amministrazione" afferma il presidente Alessandro Scenna "è stato fondamentale per tessere una rete cooperativa con Fidapa, SAI e la Biblioteca Delfico e stilando un calendario che comprendesse manifestazioni di vario genere, anche alcune già avviate come quello che rientra nel Patto della Lettura, Entrare dove non si entra.
Da sabato 13 aprile iniziano le giornate dedicate alle mostre presso l'Arca e la Biblioteca, dove Donatella Di Pietrantonio,
quasi in veste di madrina, incontrerà il pubblico per presentare il suo ultimo romanzo candidato tra i 12 finalisti del Premio Strega "L'età fragile".
"Ma non è l'unica sorpresa" aggiunge il direttore Dimitri Bosi "perchè nel cortile interno della Delfico verrà esposto, per l'intero tempo dell'iniziativa ideata in attesa della Giornata nazione del libro, "Il libro imbullanto" di Depero, un gioiello che la Biblioteca Delfico è fiera di esibire, essendo una delle dieci copie in possesso su tutto il territorio nazionale."
E tra i seminari in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti e con la Facoltà di Giurisprudenza di Unite, che varranno come accreditamento per la formazione dei professionisti di settore, rispettivamente il 19 aprile alle 17 presso l'auditorium del Braha e il 23 aprile alle 15 presso aula tesi di Gius, uno degli incontri piú attesi è quello del 20 aprile alle 18, presso L'Arca, dove i ragazzi del SAI racconteranno la Black Soul, l'anima dell'Africa tra testi e musica.
"Un premio di merito" dichiara l'assessore Filipponi "il tempismo con cui Sciami si è apprestata a chiedere un coinvolgimento dell'Amministrazione, permettendoci di cambiare la solita condizione di soggetti passivi ad attivi, non solo atti a disporre di sale, ma intercettatori di attività e promotori di programmazioni."
Un esempio virtuoso di risolutezza a cui la comunità teramana non è mai stata forse abituata finora, ma dal momento che oggi più che mai incalza la polemica sugli spazi culturali mancanti perchè ibernati, un buon contributo organizzativo non può che essere il bilanciamento necessario perchè la Cultura sopravvivi in città.

Eugenia Di Giandomenico