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CONSIGLIOSTUDENTIUNITE

Trasporti insufficienti, una Colleparco irraggiungibile nelle ore serali e nei fine settimana, senza luci e molto spesso neanche marciapiedi, una sede universitaria a Piano d'Accio ancora troppo mal collegata, luoghi in cui poter studiare oltre alla Delfico che chiaramente non basta a soddisfare le esigenze e quella Cittadella della Cultura nell'ex manicomio che ancora non si vede. Sono solo alcune delle problematiche dettagliate dal Consiglio degli Studenti e che rivelano come Teramo stenti a diventare, davvero, una città universitaria all'altezza di accogliere e far rimanere in loco studenti teramani, abruzzesi e fuori sede. Una città che fa fatica a raggiungere tale obiettivo, nonostante gli annunci che siamo stati abituati a raccogliere negli ultimi anni. Lo dicono gli studenti che, stamane, hanno illustrato un dettagliato documento con l'intenzioen di farlo sottoscrivere dai tre candidati sindaci Carlo Antonetti (ore 10.30), Gianguido D'Alberto (ore 11) e Maria Cristina Marroni (ore 11.30), per una assunzione reale d'impegno affinchè da Città con l'Università, Teramo diventi sul serio una Città universitaria.  A sostenere le richieste degli studenti, il rettore Dino Mastrocola che ribadisce: "Teramo cresce se cresce la sua Università". E lancia un appello a fare chiarezza su quanto costi, davvero, venire a studiare a Teramo città: "Gli studenti stanno facendo un sondaggio e sarà molto molto utile approfondire anche questo fondamentale aspetto, perchè i costi per sostenere un percorso universitario anche in una città di una Provincia non grandissima stanno diventando insostenibili"

ASCOLTA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEGLI STUDENTI VERRIGNI 

 

UNITEFIRMAANTONETTI

Di seguito "Teramo Città Universitaria 2023-2028", il documento integrale sottoposto ai candidati:

La proposta approvata dal Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Teramo di redigere un documento politico da sottoporre a tutti i candidati sindaco per la Città di Teramo, per le prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023, va in una direzione ben precisa: gli studenti universitari vogliono incarnare un corpo politico propositivo per l’intera comunità e rompere quelle catene che troppo spesso li confinano in un ruolo rappresentato solo ed esclusivamente da un percorso di studi. Questo sarebbe impossibile se gli studenti stessi vivessero la propria permanenza a Teramo come un qualcosa di estremamente passeggero e volatile, piuttosto che come un momento di crescita, sia personale che collettiva, inserendo le proprie energie, la propria cultura, le proprie idee all’interno di contesto cittadino aperto, dando sostanza a quella che viene definita la Terza Missione dell’Università. Ma questa missione non può che nascere e svilupparsi sulla base di un dialogo ed un confronto costante e sincero, tra la cittadinanza, l’amministrazione comunale e la comunità accademica. Solo in questa ottica, la numerosa presenza degli studenti a Teramo, presenza che con questo documento intendiamo incrementare, rappresenterebbe un perno sul quale poter costruire il futuro della Città di Teramo, passando dal presente. Con questo documento si propone l’obiettivo ulteriore ecollaterale, di aprire un canale tra gli studenti e l’amministrazione comunale che non può e non deve terminare con la sottoscrizione odierna, ma deve perdurare per tutte le future consiliature comunali.

La redazione del documento “Teramo città universitaria” nasce dalle esigenze avvertite dagli studenti che scelgono l’Università degli Studi di Teramo come seconda casa, tentando di superare quelle problematiche che incidono negativamente sulla permanenza sul territorio degli studenti stessi, sia durante che successivamente il proprio percorso di studi. Riteniamo che migliorando la qualità di vita degli studenti universitari, aumenti anche la qualità di vita dei cittadini tutti. Per migliorare la qualità della vita è indispensabile che la Città si preoccupi della tematica dell’ambiente, dell’emergenza climatica e che attui misure volte all’ecosostenibilità, mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili per gli spazi pubblici e la realizzazione di servizi di mobilità condivisa e sostenibile. È fondamentale inoltre porre l’attenzione sulla tematica della salute mentale, attuando politiche condivise tra Comune, Università e ASL per offrire ai cittadini e agli studenti universitari spazi di ascolto e di counseling psicologico, considerando l’aggravarsi della situazione psicologica degli studenti che è dimostrata dagli episodi di cronaca nazionale relativi a suicidi degli studenti, che si fanno sempre più frequenti.
 
Teramo ha le potenzialità per diventare una città non solo di passaggio per gli studenti universitari, ma anche un luogo dove poter costruire il proprio percorso lavorativo e professionale, mediante una sinergia tra il territorio e l’Università, che deve poter esercitare la sua funzione di fucina del sapere e delle competenze, a servizio della città. In quest’ottica, è fondamentale che gli studenti possano, già dall’inizio del proprio percorso universitario, interagire con la città attraverso servizi efficienti e a misura di tutti. La direzione che, come Consiglio degli Studenti, vogliamo indicare alle future amministrazioni comunali, attraverso questo documento, auspicandone la condivisione, è proprio questa. Solo così, Teramo potrà definirsi davvero “Città universitaria” e non più solo “Città con l’Università”. Il Consiglio è consapevole, comunque, che molte delle proposte di questo documento, per poter essere realizzate, necessitano di una interazione e collaborazione con altri enti, quali la Regione, la Provincia e le aziende di trasporto pubblico.
 
1 - TRASPORTI PUBBLICI E MOBILITÀ SOSTENIBILE
 
Aumento chilometraggio
Pur se di recente sono state inserite delle corse aggiuntive, come da noi già richiesto, riscontriamo ancora il bisogno di ulteriori corse che garantiscano un servizio efficiente per gli studenti universitari. Sono ancora molti gli studenti che la mattina, nei giorni più frequentati, a causa dei pullman pieni, si trovano costretti a non poter salire nei giusti orari e quindi perdere ore di lezioni, oppure che finite le lezioni non riescono a scendere in tempo per poter prendere il treno e tornare a casa. A tal fine, proponiamo un implemento della linea 7 nei giorni e orari di punta: martedì, mercoledì e giovedì; la mattina potenziando la corsa 703-704 e il pomeriggio potenziando la corsa 722-723. In alternativa, proponiamo che la linea 6 venga ripensata in favore della popolazione universitaria, modificando il tragitto affinché raggiunga anche la stazione così da assicurare il collegamento tra università e stazione ogni quarto d’ora.
Corse serali da e verso Colleparco - Riteniamo che la zona periferica di Colleparco, adiacente all’università, debba essere adeguatamente collegata con il resto della città, per permettere a studenti e studentesse che risiedono in quella zona di non essere esclusi dalla vita cittadina (in particolare serale) a causa della conformazione territoriale. Nelle ore serali decidere di raggiungere il centro e tornare a piedi è un rischio per la sicurezza degli studenti, vista la scarsa illuminazione e l’assenza, in alcuni tratti, di marciapiedi. Per questo chiediamo che vengano aggiunte almeno due corse serali tra le 21.30 e l’01.00 per permettere agli studenti di spostarsi in totale sicurezza. Oltretutto, nel fine settimana e nei giorni festivi, il numero di corse è visibilmente ridotto e crediamo che anche in questo debba essere fatto un intervento di potenziamento.
Collegamento del quartiere di Piano d’Accio con il servizio di trasporto urbano - Riteniamo fondamentale che il quartiere di Piano d’Accio, ove è ubicata la sede del Dipartimento di Medicina Veterinaria, sia adeguatamente collegato con il servizio di trasporto urbano al centro della città, al fine di consentire anche agli studenti di quella sede di fruire di eventuali agevolazioni sul prezzo dei biglietti e degli abbonamenti.
Abbonamenti agevolati e biglietto unico - Per una città che si definisce “universitaria”, avere degli abbonamenti agevolati rivolti agli studenti universitari è imprescindibile. Essendo gli studenti il gruppo sociale che probabilmente più di tutti usufruisce di questo servizio, crediamo che debba essere introdotto un abbonamento per gli studenti universitario, accessibile sul piano economico, come succedeva fino al 2015, quando è stato poi interrotto. Inoltre, chiediamo l’istituzione del biglietto unico, già presente in altre realtà abruzzesi, che permetterebbe agli studenti di usufruire di tutti i mezzi pubblici provinciali con un unico biglietto ad un prezzo calmierato.
Bike Sharing e mobilità sostenibile - Riteniamo apprezzabile l’intento sinora portato avanti di implementare la mobilità sostenibile a favore degli studenti universitari, con la realizzazione di svariati chilometri di piste ciclabili. Ma quanto fatto finora non può essere pienamente fruibile dalla popolazione universitaria se non accompagnato dalla realizzazione di piste ciclabili sicure che raggiungano la sede universitaria di Colleparco e il polo di Medicina Veterinaria di Piano d’Accio, e di stazioni di bike sharing con abbonamenti e costi a prezzi accessibili, con biciclette elettriche e con stazioni nei pressi dei punti nevralgici della città: Campus di Colleparco, Polo di Piano d’Accio, Stazione Ferroviaria, Stazione degli Autobus e Piazza Garibaldi. Questa in particolare è una misura fondamentale per poter permettere il raggiungimento delle sedi, vista la conformazione territoriale inconciliabile con l’uso di mezzi non elettrici.
 
2 - RESIDENZIALITÀ
 
Residenza Universitaria. Teramo è forse una delle poche città d’Italia a non avere ancora una Residenza Universitaria. Riteniamo doveroso che la futura Amministrazione Comunale si faccia promotrice nelle sedi opportune della necessità di accelerare i lavori di realizzazione della Residenza di Viale Crucioli, uno dei punti cardine per Teramo Città Universitaria che consentirebbe di rendere maggiormente attrattiva la città e l’Ateneo per quegli studenti che non siano nelle condizioni economiche per poter abitare in casa in affitto.
Revisione dell’Accordo Territoriale per le locazioni. Anche nell’attesa del completamento della Residenza Universitaria, proponiamo di avviare le necessarie procedure con le Associazioni degli Inquilini, dei proprietari e con le associazioni studentesche, in attuazione della Legge 431/1998, per la revisione dell’Accordo Territoriale del Comune di Teramo, attualmente fermo al 2019 e che prevede un aumento percentuale dei canoni di locazione del 15% per gli alloggi dati in locazione a studenti universitari. Tale previsione risulta decisamente discriminante anche tenuto conto che la città non dispone al momento di una Residenza Universitaria pubblica.
Censimento abitazioni in affitto, piattaforma online e agevolazioni fiscali. Negli ultimi anni si è registrata a Teramo una diminuzione degli alloggi destinati a locazione per studenti universitari. Per questo motivo gli studenti universitari fuorisede riscontrano sempre maggiori difficoltà nella ricerca di un alloggio.Per tentare di risolvere questa problematica, sarebbe opportuno che il Comune, in collaborazione con l’ADSU e l’Università, effettui un censimento delle abitazioni private destinate ad essere date in locazione agli studenti universitari, realizzando una piattaforma online gratuita ove gli studenti possano ricercare un alloggio. Sarebbe inoltre opportuno pensare delle agevolazioni fiscali in favore dei proprietari che decidano di stipulare contratti di locazione specificamente con studenti universitari.
 
3 - SPAZI PER GLI STUDENTI
 
Più spazi dove poter studiare. A Teramo, gli spazi dove poter studiare sono sempre stati limitati e per certi versi rimessi alle opportunità degli studenti. Studiare a casa, non è quasi mai il contesto ideale in cui lo studente trova la giusta concentrazione. Gli studenti hanno bisogno di più spazi per lo studio individuale e la ricerca, oltre che di potenziare quelli già presenti. La biblioteca Melchiorre Delfico, attualmente unico luogo in centro adibito a tale scopo, garantisce un orario di apertura troppo limitato per poter rimanere al passo con le esigenze studentesche. È necessario che la Regione aumenti il finanziamento affinché possa garantire l’apertura quotidiana del pomeriggio e nei festivi e nelle ore serali. Da sola la Delfico però non basta. Abbiamo bisogno di altri luoghi da adibire ad aule studio soprattutto in centro, anche autogestiti dagli studenti, riqualificando immobili di proprietà pubblica in disuso. Istituzione della consulta giovanile comunale L’integrazione degli studenti nella comunità cittadina non passa soltanto per gli spazi fisici. Riteniamo per questo necessario aprire un dibattito serio e costruttivo sull’istituzione di una consulta giovanile comunale, organo e luogo di dibattito istituzionale dei comuni e previsto dalla “Carta europea della partecipazione giovanile alla vita locale”.
 
4 - CONVOCAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEGLI STUDENTI IN CONSIGLIO COMUNALE
 
Sulle tematiche che richiedono interventi da parte del comune, chiediamo com’è previsto dall’art.24 e art. 25 del Regolamento del Consiglio Comunale, che il Presidente del Consiglio degli Studenti venga convocato in consiglio comunale affinché le istanze studentesche vengano portate nei giusti luoghi istituzionali. Ricordando che ad oggi questo strumento, pur apprezzabile sul piano formale, non è ancora mai stato utilizzato.
 
5 - CITTADELLA DELLA CULTURA
 
Il recupero dell’ex manicomio è un passaggio fondamentale per la crescita e lo sviluppo della città tutta e dell’Università, in quanto consentirebbe all’Università di fruire di spazi in centro così da favorire una maggiore interazione tra la città e l’accademia. Le note vicende pandemiche, con i negativi risvolti sull’economia, hanno causato un aumento di circa 6 milioni di euro dei costi necessari per il recupero della struttura, oltre ai 30 milioni di euro stanziati con il Masterplan. L’Università necessita del sostegno e del supporto del Comune affinché le istituzioni competenti siano rese consapevoli dell’importanza del progetto per la Città e della necessità di trovare i fondi necessari per realizzarlo.
 
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