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Il 1 settembre va in pensione la preside del Peano - Rosa di Nereto, Nadia Di Gaspare, ospitiamo la lettera che il rappresentate d’istituto le ha scritto:


Cara Preside

dirle grazie per questi meravigliosi due anni sarebbe davvero troppo riduttivo. Ha sempre voluto portare avanti con passione e con amore, senza mai arrendersi, il progetto che aveva in mente di svolgere, rappresentando per noi una guida e una maestra di vita. Non si è mai tirata indietro di fronte a qualsiasi problema, anzi ha sempre cercato di tirare fuori iI meglio di noi stessi grazie alla sua onestà intellettuale e alla completa disponibilità al dialogo. È rarissimo trovare una preside che conosca i nomi dei propri ragazzi, che si preoccupi di loro individualmente e che dia a tutti la parola.
Sentiamo di doverla ringraziare per la fiducia che ci ha dato, per lo scambio di idee, per la possibilità di collaborare con lei e, a nome di noi rappresentati, per averci reso partecipi di ogni decisione. Il suo lavoro è stato una vera e propria rivoluzione per l’intera scuola ed un esempio per le altre, in quanto ha modificato il nostro assetto scolastico mettendo ordine e creando un clima di equità. Ci ha insegnato i valori fondamentali per affrontare ogni ostacolo,in modo da superarlo senza paura. La sua costanza, l’amore che ha mostrato quotidianamente, la dedizione e l’impegno che ha profuso nel suo lavoro,sono stati per noi motivo di ispirazione. Contare sulla sua presenza è stato per noi fonte di sicurezza. Definirla semplicemente “Preside” è dire poco: pensiamo sia meglio definirla mamma, confidente e soprattutto un’amica speciale, colei che aiuta, supporta e non ha paura di dire dei “no” unicamente per farci crescere e maturare. Ci mancherà tantissimo. La porteremo sempre con noi, ha lasciato un segno indelebile che non potrà andare via mai. Le auguriamo di vivere questi anni con gioia, pienezza e serenità,come ha fatto sino ad ora. Ora si apre un nuovo percorso; ogni fine rappresenta un nuovo inizio, è vero, tutte le cose che finiscono portano tristezza, ma non moriranno mai se conservate nella memoria e nel cuore di chi le ha fatte proprie. L’insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché Io trasformi in un oggetto pensante. Ma l’insegnante è anche Ia persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli perché diventino il Paese di domani”

Grazie di tutto“ 

Firma il rappresentante d'istituto
Abdil ferati

Abdil