"Continueremo a lavorare perchè i nidi siano il fiore all'occhiello della nostra città."
A una settimana dalla riapertura dei sei poli pubblici, sebbene tre ancora a gestione indiretta, i dati a disposizione raccontano il successo della prospettiva adottata dall'amministrazione in tal senso.
Dalle 142 iscrizioni del 2017, nell'ultimo quinquennio queste sono aumentate quasi del doppio, raggiungendo un numero di 250 bambini ad asilo nido.
"Quello degli asili nidi è un servizio" dichiara il Sindaco D'Alberto "che rispetta degli standard di qualità, prestabiliti e verificati dal Comune. Ci sono tariffe puntuali che sostengono le famiglie nel pagamento delle rette, segno di un'equità sociale che rende Teramo un modello di riferimento sul territorio."
La strategia di risposta alle famiglie, che ha subito una controtendenza alla privatizzazione del passato, sta contribuendo a trasformare sempre più il servizio fornito da domanda individuale a servizio pubblico a tutti gli effetti.
"E per far fronte all'ampliamento che sta avvenendo, il punto di partenza è quello delle assunzioni" spiega Stefania Di Padova "presto verrà indetto un nuovo concorso per il cambio generazione fisiologico di questo settore.
Nel piano dell'amministrazione, che comprende il riassorbimento pubblico dei tre nidi ancora a gestione indiretta, c'è la volontà di garantire un'offerta formativa cognitiva e psicologica che sia anche di sicurezza per i bambini.
"Per noi una richiesta cosí alta è motivo di grande soddisfazione" continua la Di Padova "per quanto dispiaccia non essere riusciti ad accontare tutti e ad assicurare solo a 90 bambini il servizio pomeridiano."
Aumentare il corpo docenti, che al momento è in un rapporto di 1:6 con i bambini iscritti, è il prossimo obiettivo affinchè a tutte le famiglie che richiedono il servizio nido sia data la possibilità di usufruirne.
Eugenia Di Giandomenico
