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STADIOBONOLISParadossi del calcio teramano: il Teramo gioca a Montorio, la squadra più importante della provincia, il Pineto, giocherà la serie C a Pescara e al Bonolis verrà a giocare il Monterosi Tuscia, squadra di Lega Pro dell’omonimo Comune, in provincia di Viterbo. Un gioco ad incastri che, comunque lo si guardi, risulta sempre paradossale. Sia per quello che riguarda il Città di Teramo, imbrigliato nella - secondo noi infruttuosa - attesa di una soluzione comunale sul Bonolis, ma che non arriverà, visto l’ormai avviato arbitrato. Il problema, vero, è stato nella pessima gestione della questione Pef, sulla quale il Comune ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, rinviando decisioni e, soprattutto, votazioni in Consiglio, fino a quando non c’era più una soluzione possibile. Più volte, su queste pagine, abbiamo segnalato l’impalpabilità della gestione assessorile della Falini, con un altro assessore e un Sindaco più decisionista, forse il caso Bonolis oggi non sarebbe un caso. Più difficile comprendere, invece, perché il Pineto abbia deciso di giocare a Pescara e non a Teramo, anche alla luce del fatto che - sembra - l’uso dello stadio adriatico gli costerà circa 11mila euro a partita. Per il Bonolis, il Piano della Lente ne spese 6. Così, mentre la squadra della città aspetta il Sindaco di Teramo e quella della provincia preferisce contribuire alle casse del Comune di Pescara, a Teramo verrà il Monterosi. Che giocherà qui tutte le partite “in casa” del prossimo campionato di serie C. Questo chiude per sempre il discorso col Città di Teramo? No, perché teoricamente l’impianto potrebbe ospitare due squadre. Teoricamente.