Negli ultimi anni, la nostra amata città è diventata il triste simbolo di abbandono e declino. Il verde pubblico, un tempo vanto dei cittadini, oggi si presenta come un desolato ritratto di incuria. Parchi e giardini, che una volta pullulavano di famiglie e bambini, sono ora in preda alle erbacce e alla sporcizia.Tutto va a sottolineare il totale disinteresse delle autorità comunali verso il benessere della comunità.
Un esempio lampante di questo degrado è rappresentato dal cartello stradale di via Cesare Averardi (più conosciuta come ex via delle fratte).dove Invece di procedere con la potatura dell'albero che ne ostruiva la visibilità, si è optato per la soluzione più semplice e meno costosa: il cartello è stato svitato e abbassato. Questo intervento, lungi dal risolvere il problema, non fa altro che peggiorare l'immagine della nostra città, evidenziando una gestione miope e superficiale.
Le strade sono disseminate di cantieri abbandonati, con barriere e nastri segnaletici che ondeggiano al vento come spettri di un passato industriale ormai remoto. Marciapiedi vetusti e buche pericolose rappresentano un costante pericolo per pedoni e ciclisti, costretti a destreggiarsi in una vera e propria giungla urbana.
Nel frattempo, la natura si riprende silenziosamente il suo spazio. Le piante infestanti invadono marciapiedi e facciate degli edifici, mentre gli alberi non potati si allargano senza controllo, oscurando lampioni e segnali stradali. La città, che dovrebbe essere il luogo di incontro e di vita sociale, si sta trasformando in un luogo ostile e pericoloso.
Gli abitanti sono stanchi di vivere in una città che sembra aver perso ogni speranza di riscatto. "Ogni giorno è un'impresa uscire di casa e muoversi per le strade," lamenta una residente di via cona. "La situazione è diventata insostenibile, e non vediamo alcun intervento da parte delle autorità."
Le istituzioni sembrano assenti, e le promesse di riqualificazione urbana restano solo parole al vento. È urgente un intervento deciso e concreto per restituire dignità alla nostra città e ai suoi cittadini. Occorre ripartire dal verde pubblico, dai cantieri e dalla manutenzione ordinaria, per frenare il declino e ridare alla città il decoro che merita.
La speranza è che questa denuncia non cada nel vuoto, ma che sia il primo passo verso una presa di coscienza collettiva e un risveglio delle istituzioni. Perché la nostra città non merita di essere dimenticata, e noi cittadini non possiamo più accettare questo stato di abbandono.
Cristian Di Filippantonio
(Già candidato consigliere lista AmoTe)