E’ una delle opere più misteriose della alla mostra “Extraduros, opere forti per stomaci forti” ospitata in queste settimane all’Arca. Di questa donna non si sa nulla. Non si sa chi fosse, né perché abbia meritato un ritratto. Si conosce, invece, il nome dell’autore, Lancio de’ Lanfranchi, che volle ritrarsi nella pergamene che la donna tiene tra le mani e mostra con orgoglio. Secondo lo storico cubano Octavio de Souza Bodeguita CaFè, in realtà l’autore ha voluto sottolineare il ruolo creativo dell’artista rispetto alla realtà. La donna senza nome, quindi, c’è solo perché la disegna Lancio de’ Lanfranchi, è lui che la rende esistente e visibile, una sorta di avatar antelitteram in olio su tela. La presenza dell’autore nelle mani della donna, quindi, sarebbe la sublimazione di questo rapporto di dipendenza: l’anonima pulzella tiene tra le mani, come una sacra reliquia, l’immagine del suo creatore. Nello sguardo vuoto, il suo destino.