Questo pregevole olio su tela di scuola fiamminga, esposto alla mostra “Extraduros, opere forti per stomaci forti”, ritrae Ilaria della Compagnia de' Santi, nobildonna di origini napoletane, erede del marchesato di Villa Pavone Longovia e Putignano Basso, cresciuta però alla corte di Giamberto de’ Sannicolo’ (del quale parleremo tra qualche giorno), che volle coltivare le sue inclinazioni affidandole la cura degli umili. A lei si deve l’invenzione dei ricoveri della povertà, idea di grande valore e in anticipo sui tempi della solidarietà, che però naufragò quando Giamberto, che pure aveva promesso elargizioni per il sostegno dei poveri, decise di regalare al popolo spettacoli di ogni genere, dilapidando patrimoni. Così, dai ricoveri della povertà si passò alla povertà dei ricoveri, e la marchesa Ilaria della Compagnia de' Santi, si vide costretta a rinunciare ai suoi progetti. Secondo alcuni storici, avrebbe fatto parte della congiura di maggio, alleandosi segretamente con un rivale di Giamberto e provocandone la caduta.