Conosco e apprezzo Paolo Di Sabatino da un numero spropositato di anni.
Anzi, giovane docente AFAM di primo pelo, sono stato anche Commissario d'esame in qualcuno di quelli del suo percorso di pianista classico, prima che jazzista (cosa buona e giusta). Lui ha qualche anno meno di me.
Gli strani giri della vita hanno poi fatto sì che da un paio di mesi noi siamo colleghi, ordinari nello stesso Conservatorio.
Lui ovviamente di Piano jazz, io di Pianoforte classico.
La stima, l'apprezzamento artistico è reciproco, pubblico e testimoniato.
Ma oggi il vostro Musicoerrante non vuole tessere le lodi di un collega che non ne ha bisogno.
Oggi il vostro Musicoerrante ha letto uno sfogo di Paolo, da un paio di anni Consigliere Comunale di maggioranza a Teramo, uno sfogo che non si può non condividere.
Che Amministrazione è una che non si serve della competenza, dell'esperienza, della professionalità di chi è sul campo da decenni, organizza eventi e -soprattutto-, può portare un contributo gratuito e fattivo anche in una trattativa per la ricerca di artisti?
Vi racconto due fatterelli.
Primo fatterello.
Anni fa, lavoravo ancora al Braga a Teramo, l'allora Assessore alla Cultura mi chiese di organizzare al Parco della Scienza un Concerto di fine anno "stile Vienna!".
Gli dò atto che mi diede carta bianca, assieme a un budget molto limitato. Quello che c'era disponibile.
Misi insieme amicizie e professionalità di lunga data, alcune anche teramane, e con Ettore Pellegrino Kappelmeister mettemmo su un'indimenticabile serata con una grande Orchestra al Parco della Scienza costata tre volte meno quanto lo sarebbe stata "comprando il pacchetto" di un concerto simile da un'agenzia. E anche di qualità migliore, oserei dire.
Secondo fatterello.
Da tanti anni (da alcuni di essi solo con le risorse della Piccola Opera Charitas, senza contributi altrui ) organizzo una stagione invernale cameristica a Giulianova, appunto alla Sala Trevisan della POC.
Non vi dico, per amor di decoro, quanto spendiamo.
Pochissimo.
Eppure posso garantirvi che i concerti organizzati quest'anno ( peraltro con tutte musiciste donne) costano in totale, spese aggiuntive comprese, meno di quanto sarebbe costato forse un solo concerto, "preso in scatola".
Perché? Perché ovviamente una vita di lavoro comporta la creazione di quei rapporti di stima ed amicizia, e di mutua professionalità condivisa che fanno sì -per esempio- che un/una collega di grande valore, che in altre occasioni non si muoverebbe di casa per meno di x000 Euro, ti dica "basta che mi porti a mangiare gli arrosticini buoni, vengo volentieri a suonare da te. Quello che puoi darmi come compenso va benissimo"
Vale per Paolo, vale per tutti i Paolo "tecnici di un settore" prestati alla res publica.
Privarsi di un tecnico è da fessi, da stolti e addirittura può configurare anche l'aver speso male i fondi pubblici.
(Leggo che il Comune di Teramo spenderà per il Capodanno 2020 quanto speso per il 2019....non è mai bello confrontare i pacchetti artistici, ma francamente, con tutto il rispetto, si nota una bella differenza tra il 2019 e il 2020).
Ma, si sa, visto che "con la cultura non si mangia" (Sic!) chiunque si sente autorizzato ad autoproclamarsi esperto.
Continuiamo a farci del male, continuiamo a non servirci delle professionalità "nostre" apprezzate dappertutto, continuiamo a vivere senza un Teatro degno di tal nome, illudendoci che una struttura che forse un altro Ente costruirà possa configurarsi come "Teatro pubblico".
Continuiamo a vivacchiare, invece di vivere.
Se vi fa piacere.....
Auguri a tutti.
P.S. Stamattina qualcuno privatamente mi commentava "Eh, ma l'ego di Paolo...."
Ammesso che sia così -a me non risulta-, grazie a Dio che esista gente con la forza di credere in sé stessa.
Come lui, come me.
Salire migliaia di volte nella vita, spesso proprio da soli, su un palco a dispensare sapere e cultura non è per tutti. Non è da tutti.
Se bisogna avere un ego notevole per essere così, viva gli ego notevoli.
Caro Paolo, se così è siamo almeno in due ad averlo.
Ancora auguri a tutti voi.
Piero Di Egidio