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F0686632 6CB4 4FE3 B091 2A5C8C7ED652LETTERA APERTA 

Gentilissimo Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri. Leggo, con una certa frequenza ormai, che si sta portando avanti l’iter per la nomina di un componente non togato per la Corte dei Conti. Perdoni se, da semplice cittadino, mi permetto di affidare alla rete queste poche considerazioni, ma visto che il milione (più o meno) di euro che in cinque anni andrà ad intascare il “nominato” esce anche dalle mie tasche, credo di avere il diritto di dire la mia. Sulla nomina, e sul nome. 

Andiamo per ordine. 

LA NOMINA

L'articolo 85 dello Statuto della Regione recita al comma 2. “Il Consiglio regionale può designare due componenti della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti”.  Ecco, appunto, “puó”... non “deve”. Pur non essendo un fine giurista, né un dotto conoscitore di codici e codicilli, ne so abbastanza per sapere che se c’è un “puó”... c’è anche un sottinteso “non puó”. Il Consiglio Regionale dunque puó nominare, ma puó anche non nominare quei due componenti. La differenza non è trascurabile, visto che tra il puó e il non può passano due milioni di euro di soldi nostri. Sì, due, visto che si tratta di due incarichi di 5 anni da 16 mila euro lordi al mese, che la Corte anticipa e la Regione rimborsa ogni mese. Due milioni di euro, Presidente Sospiri, immagini quante cose si potrebbero fare con due milioni in cinque anni. Immagini come si potrebbero spendere quei 32 mila euro al mese... suggerisco: un contributo a fondo perduto ogni mese per un giovane abruzzese che voglia aprire una attività nelle aree interne. Aiuteremmo 60 giovani in cinque anni. O magari 30 assegni da mille euro al mese per i pensionati più poveri della Regione, oppure alle scuole, alla sanità... due milioni sono tanti soldi, anche solo se volessimo non spenderli ... faremmo una cosa più utile che versarli nel conto corrente di due persone che non siamo costretti a nominare e pagare.

IL NOME

Leggo poi che un nome  “gradito alla maggioranza” sarebbe quel Paolo Gatti ex assessore regionale e comunale a Teramo, già candidato trombato al Parlamento, che ha pubblicamente dichiarato di aver lasciato la politica.... necessario quindi che la politica faccia altrettanto... e lasci lui. Perché nominare un “Cincinnato” che ha scelto il silente esilio?
E poi, presidente Sospiri, davvero lei ha perduto quel sano rispetto per le logiche del partito e dell’appartenenza, quel senso di fedeltà alle scelte e alle persone, che hanno sempre guidato la sua azione politica,  al punto da nominare una persona che pur essendo esponente del suo stesso partito, Forza Italia, fece cadere il vostro sindaco a Teramo, con un’azione di così raffinata intelligenza politica che oggi la città ha un Sindaco di Centrosinistra?

Davvero lei presidente Sospiri vuole dare un milione di euro in cinque anni ad una persona che lasció il suo partito per candidarsi alla Camera per poi rientrare a trombatura avvenuta?

Suvvia, Sospiri, mi smentisca.

Mi dimostri che la politica è fatta ancora di lealtà e di regole e che... fare politica può significare anche non scegliere. Ci faccia risparmiare questi soldi. Non abbiamo bisogno di componenti non togati alla Corte dei Conti, i togati sanno fare benissimo il loro lavoro anche senza un nominato che non avrebbe alcun ruolo se non quello di assistere, strapagato. E soprattutto, lasci al suo volontario esilio chi ha scelto di ritirarsi dalla vita pubblica. Perché la vita pubblica, sta benissimo anche senza...

Adamo