Li sentite? Questi colpi ripetuti, li sentite? Vengono da via Carducci, secondo piano.. da quelle finestre con le bandiere. Dallo studio del Sindaco. Sono le inconfondibili bottigliate tafazziane di un’amministrazione che sembra preda di una sorta di raptus autodistruttivo, un “cupio dissolvi” che sembra aver contagiato tutti. Non si spiega altrimenti la capacità, quasi scientifica, di prendere decisioni controproducenti. Chi legge certastampa, sa benissimo quanto questo sito, abbia cercato di mettere in guardia il Sindaco dalle incoerenze di Teramo 3.0, molto prima dell’esito italiavivesco e l’uscita dalla Giunta. Sarebbe lecito sperare che l’esperienza abbia insegnato... e invece no.
Si persevera.
Tafazziando senza sosta.
Così, quando si è presentata l’occasione di rimuovere Mauro Baiocco, nominato in quota Teramo 3.0 all’Asp, e sostituirlo con un rappresentante della maggioranza, il Sindaco che fa? Prende carta e penna e lo sostituisce? No, prende la bottiglia di Tafazzi e lo conferma, consegnando di fatto la poltrona all’opposizione. E il tutto mentre il Pd chiedeva a gran voce la sostituzione.
Va detto che la nomina di Baiocco ha un fondamento di sostanza politica, al punto da poter essere considerata il doveroso tributo che si deve ad una persona che, grazie all’ impegno pubblico, ha visto ... crescere il proprio consenso. Lo dicono i numeri, e i numeri non sbagliano. Nelle elezioni comunali del 2014, infatti, il Baiocco, reduce dall’occupazione dell’ex Oviesse, si candidò con la lista “Finalmente Pomante”, ma venne trombato (elettoralmente parlando) con un risultato personale di 127 preferenze. Non si perse d’animo, anzi: continuó a battersi come un leone per la cultura cittadina (alzi una mano chi ricorda di averlo visto o sentito dall’occupazione dell’ex Ovs in poi... e chi sa che fine abbia fatto Nuove Armonie...l'associaione lanciata come nuovo modello di cultura in città..) tanto che quando si ricandida, questa volta nella lista di Teramo 3.0, nella coalizione vincente di Gianguido D’Alberto, viene sì di nuovo trombato, ma con un gratificante successo personale di ben - udite udite - 76 preferenze.
Riassumiamo: si candida con una lista sconfitta e prende 127 voti, poi quattro anni dopo si candida con una lista vincente e ne prende 51 di meno, ovvero un crollo del 40% dei consensi.
Quindi?
Merita una poltrona.
E la poltrona arriva.
Il Comune di Teramo, infatti, sceglie proprio Baiocco quale proprio rappresentante all’Asp. Scelta evidentemente dettata dalle competenze specifiche del Baiocco, che mi risulta essere musicista (suona una specie di piffero o di flauto), visto che Asp sta per Azienda ai Servizi alla Persona, ed è l’ente pubblico che gestisce ben 4 case di riposo: la G. De Benedictis di Teramo, la F. Alessandrini di Civitella del Tronto, la C. Campanini di Sant’Omero e la R. Rozzi di Nereto nonché 6 servizi per l’infanzia e la famiglia: Scuola Materna e Micro Nido Gemma Marconi di Teramo , Istituto Femminile Regina Margherita di Teramo, Istituti Riuniti P. Ventilj – O. Caraciotti – D. Savini di Teramo, Asilo Infantile G. Tattoni di Bellante, Asilo Infantile Santa Maria Luisa di Corropoli e Asilo Infantile San Giuseppe di Tortoreto.
Chi meglio di un suonatore di piffero o flauto, per una poltrona all’Asp?
Eppure, evidentemente, a noi sfugge lo straordinario lavoro fatto da Baiocco, se è vero come è vero che il Sindaco Gianguido D’Alberto, pur avendo la possibilità di sostituirlo, ha preferito lasciarcelo... anche se rappresenta un partito che non è in maggioranza e che (basta leggere Luzii) non risparmia continui attacchi allo stesso Sindaco.
Ma forse una spiegazione c’è: la musica del piffero sta benissimo sulla base ritmica...della bottiglia di Tavazzi.
Adamo
la foglia di fico è una rubrica di satira politica e di politica satirica