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Che dalla Cina sia arrivato il virus, lo sanno tutti. Che dalla Cina siano arrivate le mascherine, anche. Che dalla Cina siano arrivate anche le medicine, lo si è saputo… ma se devono arrivare, almeno che siano in una lingua comprensibile… non in mandarino!
Siamo all’ospedale di Teramo dove, quesatamattina, alcuni infermieri si sono ritrovati tale mani flebo di medicinali… completamente scritte in cinese. Contenute in pacchi scritti in cinese…stivati in scatole scritte in cinese. Sembra che si tratti - e sicuramente sarà così - dello Zyvoxid. un antibiotico “indicato nelle infezioni severe sostenute da Staphylococcus, Enterococcus, Listeria monocytogenes e Clostridium difficile resistenti ad altri trattamenti e nelle polmoniti nosocomiali, viene sconsigliato l'uso di questo antibiotico nelle normali infezioni sostenute da microrganismi sensibili a penicilline e cefalosporine, viene enfatizzato in molte riviste scientifiche il suo uso come "ultima risorsa" in infezioni altrimenti intrattabili che come alternativa avrebbero l'exitus del paziente, questo anche per ostacolare l'insorgere di meccanismi di resistenza al farmaco stesso.” Insomma, un farmaco importante, potente, prodotto dalla Pfizer. Ma la Pfizer è americana, ha il suo quartier generale a New York, anzi: a Manhattan per la precisione. E allora perché viene dalla Cina, proprio nel momento di massima freddezza tra amministrazione Trump e governo di Pechino? Domande di macropolitica alle quali non sappiamo dare una risposta, perché siamo troppo impegnati a chiederci se, tra un Corso Covid e l’alytrop, gli infermieri del Mazzini siano anche costretti a fare un corso di cinese… per essere sicuri di non sbagliare farmaco. Anzi... medi-Cina

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la foglia di fico è una rubrica di satira politica e di politica satirica