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GATTIPAOLOADAMOHo preso troppo sole. Forse. O forse sarà lo sbandamento post-Covid. O, magari, è colpa della cometa, non lo so: ma quello che sta accadendo nella - sempre meno potente - colonia felina teramana, sembra quasi un’allucinazione. Anzi: un sogno, di una notte di mezza estate. Perdonatemi lo scivolamento shakespeariano, ma è che i personaggi della vita pubblica teramana, in questo gioco affatto divertente di incastri e incroci, amicizie e tradimenti, erezioni da incarico ed elezioni all’orizzonte, a volte sembra davvero un intreccio tragico tipico del Bardo.
Proviamo a raccontarlo.
Il protagonista, trattandosi di saga feliniana, è ovviamente Paolo Gatti, ex assessore al Comune di Teramo, ex assessore alla Regione, ex presidente del Consiglio Regionale, già candidato al Parlamento, trombato elettoralmente (lui non ama che lo si ricordi, ma è un dato storico), già artefice della caduta del Sindaco Brucchi e - è mia convinzione - della mancata elezione di Giandonato Morra, infine dichiaratosi estraneo alle cose della Politica, dichiarazione però che moltissimi, quorum ego, hanno considerato solo di facciata. Oggi, Gatti è direttore generale della Giulianova Patrimonio.
Fatta la presentazione del protagonista, si va in scena.
ATTO 1 - IL FATTO
“Giulianova Patrimonio al collasso I debiti ammontano a 4 milioni”, titola oggi il più diffuso quotidiano abruzzese. E spiega : “Non solo le perdite di esercizio ma anche debiti per 4 milioni rischiano di minare l'assetto economico-finanziario della Giulianova Patrimonio….Il sindaco convoca l'assemblea societaria il 6 agosto per approvare bilancio e piano di risanamento… per limitare il passivo si pensa alla vendita al Comune dell'ex mercato coperto e dell'area circostante”. Eppure, nonostante vivesse questa situazione di grandi difficoltà, la società ha pensato di dotarsi di un direttore generale, con incarico della durata di tre anni – con possibilità di rinnovo per altri tre – con uno stipendio annuo di 54.377 euro lordi. Chi sia, l’ho già detto, come stia contribuendo al rilancio della società, lo spiegherà il Sindaco - spero - nell’assemblea del 6 agosto.
ATTO 2 - L’INTRECCIO
Siccome in politica c’è sempre una qualche poltrona da assegnare, la colonia felina si sta agitando per trovare l’occupante di due poltrone ancora senza padrone, quella del direttore generale della Asp 1 e quella del direttore generale della Asp 2. Due posticini da 85mila euro di stipendio annuo. I maligni - ce ne sono sempre nelle tragedie - dicono che l’universo miagolante stia lavorando ad accordi che vedrebbero andare sulla poltrona della Asp n.2 l’ex SIndaco di Atri, Gabriele Astolfi, azzurro berlusconiano che era in odore di passaggio alla Lega ma che, in vista proprio di questa nomina e soprattutto della possibilità che il “lider gattico” traghetti tutta la colonia felina in Fratelli d’Italia, adesso traccheggia. Per la Asp n.1, invece, i soliti maligni danno i pole position Giacomo D’Ignazio, fedelissimo gattiano, coordinatore di Verso, la lista che ha avuto un ruolo determinante nell’elezione del Sindaco Costantini.
ATTO 3 - IL COLPO DI SCENA
Ogni tragedia vuole che ci sia un colpo di scena. Però, trattandosi di tragedia in corso, lo possiamo solo immaginare. Provate a pensare se, all’improvviso, il Nostro protagonista facesse un “beau geste” e decidesse, per il bene del patrimonio della… Giulianova Patrimonio, di rinunciare alla sua poltrona da direttore generale e ripiegasse - ma la nostra è solo fantasia - proprio su quella del direttore generale della Asp n.1. Giacomino capirebbe.
SIPARIO

Adamo

 

La foglia di Fico è una rubrica di satira politica e di politica satircia