Carabinieri, avvocati, cancelliere, pubblico ministero e magistrato. E anche gli addetti alla registrazione dell’udienza. Tutti in ospedale. Con tutti i rischi Covid annessi e connessi. Per cinquanta euro... dicasi: cinquanta euro. Nonostante l’allerta massima del momento, più volte richiamata anche dai vertici della Asl. Sebbene sia il momento di non esporre a rischi ulteriori chi, come i Carabinieri, già vive una quotidianità fatta di impegno sul territorio. E invece no, domani tutti in ospedale, alle 12, in un’area dichiaratamente “sensibile”, quale è quella di un ospedale in questo periodo. Carabinieri, avvocati, cancelliere, pubblico ministero e magistrato... e anche gli addetti alla registrazione dell’udienza, si ritroveranno nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Giulianova, per l’udienza di convalida di un arresto. Penserà, a questo punto, il nostro lettore che si tratti di un pericoloso terrorista, di un mafioso al 41bis, di un boss della ‘ndrangheta supersorvegliato… e invece no. L’udienza fissata domani in ospedale, che costringerà una decina di persone ad affrontare triage, distanziamenti, misure anticovid amplificate da tutte quelle che sono le tutele sanitarie, è per la convalida dell’arresto di un trentasettenne, finito in manette a Martinsicuro per aver tentato di estorcere 50 euro (dicasi: cinquanta euro) ad un ragazzo di 24 anni, che voleva riavere la sua bicicletta, rubata il giorno prima e che il 37enne asseriva di aver ritrovato. Ma di questo leggerete in un altro articolo. In queste righe raccontiamo il paradosso, di un’Italia che invoca le mascherine in strada, che mette le rotelle ai banchi, che scherma di plexiglas anche le casse dei supermercati e poi… porta in ospedale carabinieri, avvocati, cancelliere, pubblico ministero e magistrato.. anche gli addetti alla registrazione dell’udienza, per una storia di biciclette rubate e un’estorsione da 50 euro...dicasi: cinquanta euro.
Adamo