Quanto vale vincere Sanremo? Vale interviste, dischi, concerti.
E quanto vale non vincere Sanremo? Vale una poltrona. Del resto, se vai in giro a raccontare che sei riuscito a “vincere” Sanremo senza vincerlo, e qualcuno ci crede e ti applaude (ma non il Sindaco della tua città ...e non è casuale) una poltrona te la meriti. E se la poltrona arriva con un lungo miagolìo allora... è una poltronissima. Siamo in via Milli, sede dell’Amministrazione Provinciale, c’è da scegliere i due rappresentanti della Provincia alla Riccitelli, la società del teatro e della Musica. Tradizionalmente, si nominano due consiglieri, uno di maggioranza e uno di minoranza. Gli ultimi due erano Maurizio Verna (per il Centrosinistra) e Raimondo Micheli (per il Centrodestra). Bisogna nominare i nuovi: la minoranza propone la Consigliera Graziella Cordone, la maggioranza, per bocca di sua Presidenza Diego Di Bonaventura... sfodera l’asso nella manica, il nome stratop... un non consigliere: nientepopodimenoche il “non vincitore” di Sanremo, Enrico Melozzi.
Che non è un consigliere, ma Sanremo è Sanremo.
Che non vive a Teramo, ma Sanremo è Sanremo.
Che ha detto di tutto e di peggio sulla Riccitelli, ma Sanremo è Sanremo.
Ma il presidente lo vuole, perché il miagolìo è il miagolìo.
Ad onor di cronaca, va detto che il Presidente ha riferito che i nomi non erano una sua scelta, ma si trattava di una precisa indicazione del direttore della Riccitelli, ovvero Nazzareno Carusi. Se non è vero, chiedo che Carusi mi smentisca... e che mi smentiscano tutti i vertici della Riccitelli.
Perché io non credo, ma proprio per niente, che le indicazioni venissero dalla Riccitelli. Anche perché la Riccitelli, quando ha indicato il nome di Melozzi, è stato sulla carta da bollo di una denuncia.
No, secondo me la Riccitelli non c’entra.
Non è una questione “musicale”
È un altro il “suono”.
È un miagolìo.
Come dite? Vedo Gatti ovunque? Ma no, io scherzo, gioco, questa è una rubrica di satira. Mica dico cose vere... io cazzeggio.
Gatti non c’entra niente... ed è solo una coincidenza che ...con l’avvicinarsi delle elezioni a Roseto, che vedono impegnatissimo il trasversale GIGA (Ginoble - Gatti), un presidente della Provincia gattiano proponga il nome di un amico carissssssssimo (notate il numero di s) di Cristina Marroni, referente locali di Italia Viva, partito di Ginoble. Solo una coincidenza o una miagolante casualità? Poi, il punto è stato ritirato, perché c’è da sistemare la regola che consente di nominare un non consigliere.
Ma sarà riproposto, vedrete.
E la Riccitelli potrà vantarsi di avere in cda un consigliere al quale aveva fatto causa. Ma è storia vecchia... almeno di quattro o cinque Sanremi fa.
ADAMO
la foglia di fico è una rubrica di satira, di politica e di satira politica