Non mi è sembrato di riconoscere, tra le mascherine degli occupanti del Teatro Globe di Roma, la testa ipertricotica del non vincitore di Sanremo, già non vincitore del nastro d’argento.
Ma sono pazzi?
Ma come gli viene in mente?
Ma non lo sanno che, se c’è da fare un’occupazione, bisogna chiamare lui?
Vabbè che sarà, di certo, molto occupato a preparare le valigie per l’Olanda, dove sarà la punta di diamante dell’esibizione dei Màneskin all’Eurovision Song Contest... però, potevano chiamarlo!
Ecchecazzo! (Mi concedo una parolaccia, perché ci sta bene e perché io, tanto, all’Eurovision nom ci vado e non sarò costretto a toglierle dal testo, come hanno invece imposto ai vincitori, quelli veri, di Sanremo).
Ma torniamo al Globe.
Perché non avete invitato il Grande Maestro?
Mal che andasse, avrebbe potuto allietare le ore dell’occupazione, portando anche da voi le prove dei 65cellos, come da noi in Duomo, facendo dire ad una vicesindaca che si trattava di un evento eccezionale, mentre erano le prove del concerto dell’Aquila.
Oppure, lui che ha occupato addirittura l’ex Oviesse, avrebbe potuto spiegarvi come si fa ad annunciare una rivoluzione culturale, scomparendo un attimo dopo. Mal che andasse, qualcuno di voi avrebbe potuto lucrare una poltroncina in qualche ente.
E poi, ci si mette anche il ministro Franceschini, che è andato ad incontrare gli occupanti del Globe, senza chiedere prima se ci fosse il non vincitore di Sanremo.
Ecchecazzo, refrain.
È un insulto, che offende anche tutti i teramani, specie i webeti sanremizzati, che hanno gioito della non vittoria al Festival.
No, ministro, Teramo non merita un’offesa del genere ad un suo figlio tanto illustre.
Pretendiamo che, non appena avrà finito di progettare il nuovo teatro di Teramo e di ripensare l’antico Teatro Greco (ipse dixit) di Interamnia, lei lo convochi e gli affidi almeno la riprogettazione del Sistina e il restauro funzionale del Colosseo.
Se lo merita.
Perché lui è il non vincitore di Sanremo.
Ecchecazzo, refrain.
ADAMO
la foglia di fico è una rubrica di satira, di politica e di satira politica