“Ci stanno controllando”. Anzi: “Ci vogliono controllare”. Nel delirante tentativo di ogni novax di affermare una sua identità autonoma, come persona realmente consapevole delle cose del Mondo, certo più preparata di noi pecoroni ignoranti che siamo corsi a vaccinarci, quella del “controllo” è una sorta di litania patetica. Un mantra, che giustifica ogni diritto alla rivolta contro lo Stato, Big Pharma, il 5g, Bill Gates e noi giornalisti corrottivendutiassoldatiegiornalai. 

La verità, dolorosa, davvero preoccupante, è che questa vicenda del Green Pass sta facendo emergere il piu grave tra i mali del nostro Paese: l’ignoranza. No, non quella di chi ignora i percorsi scientifici che approdano alla preparazione di un vaccino, né quella un po’ elitaria di chi si vanta di non voler conoscere cosa siano i vaccini, perché tanto “sono truffe a prescindere”. Parlo dell’ignoranza vera, crassa e bifolca, di chi davvero non sa, per mancanza di studio, per un impegno scolastico inferiore a quello del Fantacalcio, per nulla frequentazione della stampa vera, per totale sconoscenza dell’odore dei libri. E non lo dico, ovviamente, perché ho nostalgia del congiuntivo (ormai divenuto più raro del Panda gigante), ma perché gli analfabeti, affrancati dalla schiavitù dei bar di paese e delle chiacchiere da dopolavoro, adesso si pongono come massa critica e giudicano, commentano e protestano. Non sanno niente, ma parlano di tutto. Pronti a far proprie le teorie del complotto, le attribuzioni di colpa o le segrete trame che qualcuno gli offre. 

A beneficio degli stessi, che non sanno di essere analfabeti, offro una definizione nella quale li invito a riconoscersi “Per analfabetismo funzionale intendiamo l’incapacità di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. Si traduce, in pratica, nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni che riguardano l’attuale società”.

Per questo credo che il green pass, o meglio: il rifiuto al green pass è una sorta di contatore geiger dell'ignoranza. Se quello era "uno strumento di misura delle radiazioni provenienti da decadimenti di tipo alfa, beta e gamma ", il qr code anticovid è uno strumento di misura del decadimento analfabeta.

Agli stessi analfabeti funzionali - ammesso che  siano arrivati a leggere fin qui - voglio offrire una riflessione, anzi: una domanda.

Se è vero che col vaccino ci controllano… ci controllano per sapere cosa?

Dato per scontato che ai “poteri forti” non interessi nulla di gran parte di quello che fate, ovvero cosa mangiate, chi incontrate, quanto e quando dormite e che sanno già benissimo dove lavorate, che auto guidate e quanto e probabilmente con chi parlate al telefono e anche quando, per quanto e cosa guardate in tv, l’unica cosa che davvero potrebbero (e secondo me dovrebbero) controllare è se pagate le tasse.

Ho letto gli ultimi report dell’Agenzia delle Entrate.

Tranquilli, non vi controlla nessuno.

ADAMO