CHOUF CHOUF … CHOUF CHOUF
E adesso starete pensando: ecco fatto, Adamo è impazzito, da quando è stato cacciato dal Paradiso terrestre, e si è ritrovato a Teramo, evidentemente ha subito un trauma. E adesso straparla.
E invece no.
È semplicemente una questione di pronuncia.
CHOUF CHOUF … CHOUF CHOUF
Se la leggete alla francese, allora diventa quel simpatico “ciuf ciuf” che evoca, subito, il suono antico di una locomotiva di passaggio.
No, non è quello.
Però un trenino, vedrete, passerà.
Va letto all’americana, anzi: all’americana onomatopeica dei cartoon, quella dei “sigh” per i sospiri, dei “gulp” per lo stupore, dei “sob” per il pianto, dei “damn” per la rabbia e dei “chouf”… per i colpi di tosse.
Eccolo, il suono giusto, è quello della tosse. Della tosse secca.
Di quella che ti viene, per esempio, quando respiri l’aria inquinata da uno scarico d’auto, o da uno di quei furgoni che intasano il centro, o dal trenino che attraversa il cuore della città, avanti e indietro, per ore.
Già, il trenino.
Quello che l’assessore Filipponi ha presentato alla città, nella suggestiva cornice della Villa Comunale, come a dargli una subliminale connotazione ecologica, che in realtà non ha e non può avere.
Perché è diesel.
Sì, diesel.
Non elettrico.
Non a metano.
È diesel.
Così, mentre si decide di evitare il sacrificio di un albero, addobbando l’olmo, e l’assessore Verna scaccia dal centro i furgoni inquinanti e onnipresenti, il collega Filipponi concede ad un trenino diesel la passerella del Corso principale, con diritto di inquinare.
Come faceva quella pubblicità?
A Natale puoi…
ADAMO