Se fosse stato uno dei marinai del Bounty, avrebbe criticato gli ammutinati che se la prendevano col comandante, perché non comprendevano la bellezza della crociera.
Se fosse vissuto nella Roma del Papa Re, se la sarebbe presa con i bersaglieri, perché stavano distruggendo le antiche mura a Porta Pia.
Se fosse vissuto nel Sudafrica razzista, se la sarebbe presa con Mandela, che non capiva l’esclusività del Club “Apartheid”.
Lui è Vincenzo Cipolletti alias “SupercCipo,supereroe poco super e per niente eroe”, che ha un solo straordinario potere, quello di postare sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato, pur di esaltare il Sindaco, per il quale nutre un’adorazione ai limiti della venerazione mistica, che trova eguali forme di sudditanza acritica solo nelle comunità dei santoni para-orientali, quelli molto più para che orientali.
Se Gianguido glielo chiedesse, SuperCipo svestirebbe la tuta mantellata da “supereroe poco super e per niente eroe”, e indosserebbe tuniche arancioni e cavigliere, andandosene in giro anche con un pallino rosso in mezzo alla fronte.
Se glielo chiedesse Gianguido.
Tutto per Gianguido.
Sul muro della tua stanzetta, “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” non ha quadri, ma solo una grande scritta a led: “Gianguido c’è”.
Come tutti i supereroi che si rispettino, anche “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” ha un nemico giurato: i giornalisti.
Ma non tutti.
Solo quelli che non la pensano come lui e non adorano il Sindaco.
Nel mondo irreale di “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe”, infatti, esistono due tipi di giornalisti, gli ONESTI e gli SCIACALLI.
Dicesi ONESTO un giornalista se: scrive solo bene del Sindaco; intervista il Sindaco tutti i giorni; partecipa alle conferenze stampa del Sindaco esaltandone le gesta; si rivolge al Sindaco inchinandosi; magnifica il Sindaco sempre e comunque.
Dicesi SCIACALLO un giornalista se: segnala le cose che non vanno in città; non intervista il Sindaco tutti i giorni, ma addirittura ascolta anche quelli dell’opposizione; considera le conferenze stampa del Sindaco eccessive per quantità; non si inchina al Sindaco e non lo magnifica, ma addirittura lo critica.
Facciamo un esempio.
Noi scriviamo che all’hub vaccinale si sono create file interminabili, che hanno costretto i vaccinandi ad attese anche di 2 ore e mezza, solo per arrivare al cancello del Parco della Scienza?
“SuperCipo,supereroe poco super e per niente eroe” commenta «Tanti cittadini oggi in coda al freddo per vaccinarsi Li ringraziamo per il loro dovere morale I soliti sciacalli invece contro il Sindaco per i disguidi».
Noi scriviamo che il 25 dicembre, in piazza Verdi, nella magnificata “ex macelleria restituita alla città” c’è sporco ovunque e addirittura un estintore abbandonato?
“SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” commenta: «Continuano a scrivere contro la città di Teramo. Neanche il Natale li rende buoni E che sono posseduti».
Ma il post più bello, tra tutte le esternazioni Facebook di “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe”, perché è su Facebook che esterna, avendo preferito la ribalta virtuale a quella reale nella quale, per usare un eufemismo, non è esattamente nella top ten dei più intervistati, è quello che recita: «Anche a Teramo sosteniamo i giornalisti liberi»
Ora, nella certezza che “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” non avrà mai il coraggio di fare i nomi di quelli che considera sciacalli o venduti, perché un’altra delle sue teorie fondamentali è che quelli che non sono onesti (vedi sopra) lo fanno perché sono pagati dalla vecchia politica, sta a noi cercare di capire chi siano i giornalisti liberi che Teramo sostiene.
Forse il “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” si riferisce al comunicatore romano, pagato per un anno dal Comune, per gestire la comunicazione social del Sindaco … e poi scomparso senza che nessuno sia riuscito a capirne l’utilità?
Forse il “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” si riferisce ai mezzibusti che raccolgono interviste a mazzi, senza mai fare una domanda?
Forse il “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” si riferisce a quelli che, sui quotidiani in via di estinzione, vengono prescelti per interviste nelle quali in Sindaco (e qualche assessore), annunciano iniziative che, pur organizzando centinaia di interviste al mese, non sono state comunicate a tutti?
Forse il “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe” si riferisce all’ex addetto stampa della campagna elettorale del Sindaco, appena assunta in Comune nello staff del Sindaco stesso?
Ci illumini, “SupercCipo, supereroe poco super e per niente eroe”, ci dica chi sono questi giornalisti liberi che a Teramo lei e la sua allegra brigata di compagni di amministrazione sostenete.
Ci riveli il verbo.
Faccia i nomi dei liberi e dei non liberi e tiri fuori le palle.
Se le ritrova, sotto al mantello
ADAMO
La foglia di Fico è una rubrica di satira, di politica, di satira politica e di politica satirica