Dopo quelle dedicate agli assessori (LEGGILE QUI), ospitiamo oggi le pagelle dedicate al 2021 dei consiglieri comunali. Non mi dilungherò con la premessa, ma credo sia doveroso segnalare che, da quando faccio queste pagelle, ovvero dall’epoca del Primo Sperandio, non avevo mai dato uno zero. O, almeno, non ricordo di aver mai “premiato” qualcuno con il voto peggiore per eccellenza. Perché credevo (e in parte credo ancora), che lo “0” sia come il “10”, voti che non si debbano mai dare. Perché nessuno può essere così bravo da meritare un 10 e nessuno può essere così “non bravo” (notate l’eufemismo) da meritare uno 0.
Mi sono ricreduto.
Buona lettura
ADAMO
FLAVIO BARTOLINI voto 4
Consigliere del Gruppo Misto
Una figura mitologica. Metà consigliere comunale e metà indecisione. Costantemente in cerca di visibilità politica, ama cambiar casa per poi scoprire di trovarsi male. Condannato all’essere un vaso di coccio tra i vasi di ferro, riesce con autodistruttiva vocazione a trovarsi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lascia il PD inseguendo i renziani di Francia e poi lascia questi per il gruppo misto. Dove pare sia già in disaccordo. Con sé stesso.
GIUDIZIO SINTETICO: CONFLITTUALE
GIOVANNI BEFACCHIA voto 4
Consigliere di MAGGIORANZA - Partito Democratico
Com’è che cantava Baloo nel libro della Giungla, edizione Disney? “Ci bastan poche briciole, lo stretto indispensabile…” ecco, Befacchia sembra ispirarsi a quel ritornello giunglesco e si limita allo stretto indispensabile, che evidentemente considera essere il solo fatto di apparire. Invece no, non basta, specie per il cognome che porta e che meriterebbe ben altro impegno. L’avevano anche dato “in uscita” per creare un gruppo nuovo, ma temo che anche quello gli sia sembrato un impegno eccessivo…
GIUDIZIO SINTETICO: SFUGGENTE
EMILIANO CARGINARI voto 4
Consigliere del GRUPPO MISTO
Emiliano mi è simpatico. E’ una brava persona. Ma in questa sua vicenda politica, sembra essersi perso un po’ strada facendo, fino a manifestare i segni di una distanza che comincia a farsi disagio. Un disagio che aveva anche esternato, tanto da essere convocato a Palazzo per chiarimenti e confronti, ma poi è tutto rientrato, nulla è cambiato e lo vedo sempre meno partecipe. Peccato
GIUDIZIO SINTETICO: DISTRATTO
PINA CIAMMARICONI voto 3
Consigliera di MINORANZA - Movimento Cinque Stelle
E’ la prova vivente della parabola del Movimento Cinque Stelle: partito per cambiare il mondo (e la politica) e finito in una paradossale, paranoica, parapolitica (e in qualche caso parlamentare anche paraculesca) ricerca di identità. La Ciammariconi abbozza un’opposizione di presenza, che vale quanto il gol della bandiera al novantesimo mentre perdi già sei a zero, ma in realtà è già organica alla maggioranza. E la maggioranza lo sa.
GIUDIZIO SINTETICO: FUORIPOSTO
GRAZIANO CIAPANNA voto 5
Consigliere di MAGGIORANZA - Fare Grande Teramo
Potrebbe e dovrebbe fare di più, ma a parte l’appoggio deciso in fase di allargamento della maggioranza, non sembra partecipe più di tante alle sorti di questa amministrazione. Anzi, alla luce degli eventi, la scelta del suo partito di non accettare ruoli in Giunta appare più che mai eloquente. Appoggio “esterno” doveva essere e tale è. Ma esterno da lontano. Lontano lontano. Da Rocca Santa Maria, praticamente.
GIUDIZIO SINTETICO: DISTANTE
VINCENZO CIPOLLETTI voto 0
Consigliere di MAGGIORANZA - Insieme Possiamo
Come dicevo nelle premesse, credo sia il primo zero che affibbio nelle mie pagelle. E la cosa mi emoziona, un po’, ma mi conforta il sapere che è meritatissimo, anzi: che nessuno avrebbe mai potuto ambire ad una simile valutazione, prima del consigliere Cipolletti. Non mi dilungo sulle motivazioni, rimando alla mia precedente analisi, che potrete leggere cliccando QUI
GIUDIZIO SINTETICO: IMPROPONIBILE
GRAZIELLA CORDONE voto 5
Consigliera di MAGGIORANZA - Insieme Possiamo
Sfiduciata e sfiduciante, scontenta e scontentata, ma soprattutto… scoglionata, la consigliera Cordone ha da tempo tirato i remi in barca, sentendosi sempre meno coinvolta (nei modi e nei fatti) dalla gestione amministrativa della città. Che non creda più nel progetto, o meglio: che non creda più nel modo con il quale il progetto di Insieme Possiamo è stato declinato, è cosa nota, tanto che ha anche più volte ventilato la sua uscita dal gruppo. E credo che, ormai, sia solo questione di tempo. Averne spento la passione, è una delle colpe di questa amministrazione.
GIUDIZIO SINTETICO: DEMOTIVATA
LUCA CORONA voto 5
Consigliere di MINORANZA - Oltre
Sconfessando il nome e l’ideale stesso della sua lista di candidatura, Corona non va oltre… il bivio di Colleatterrato. E’ come se la sua Teramo si sviluppasse in verticale, da Colleatterrato alto a Villa Pavone, anzi: al guado di Carapollo. Fa bene, per carità: è consigliere di quartiere e per quel quartiere si batte, ma lo fa in maniera un po’ sguaiata, a testa bassa, spesso, troppo spesso con toni da tifo calcistico e dimenticando, spesso, troppo spesso, che il “suo” centrodestra ha amministrato (lui presente) così bene che… ha vinto il Centrosinistra. Però, l’impegno ce lo mette e lo so presente alle richieste dei cittadini… quelli della sua città verticale, ovviamente.
GIUDIZIO SINTETICO: LIMITANTE
MARIO COZZI voto 7
Consigliere di MINORANZA - Forza Italia
E’ di certo il più attivo tra i consiglieri di minoranza. Condivide con Facassa un percorso storico-politico importante, con ruoli anche in amministrazione che ha cercato di svolgere con impegno. Anche se - credo lo ricordi, per la sua presenza nella gestione del commercio cittadino, io ebbi a chiedergli “dove Cozzi sei?”, devo dire che da oppositore è sempre attento e pungente. Anche nella presenza “mediatica”, sa dosare le sue apparizioni e le finalizza all’argomento, costringendo sempre la maggioranza ad una replica. E poi studia le carte, un particolare che raramente ho potuto apprezzare tra i consiglieri seduti sui banchi dell’opposizione.
GIUDIZIO SINTETICO: EFFICACE
BERARDO DE CAROLIS voto 3
Consigliere di MAGGIORANZA - Bella Teramo
Vive all’ombra di Cavallari. Nel senso che quando Cavallari si sposta e non fa più ombra, de Carolis sparisce. Mi dicono che lavora sul territorio, e mi fido di chi me lo dice, quindi alzo il voto, che altrimenti sarebbe stato un 2. Ma lo tengo da parte per l’anno prossimo
GIUDIZIO SINTETICO: EVANESCENTE
MAURO DI DALMAZIO voto 6
Consigliere di MAGGIORANZA - Fare Grande Teramo
La sufficienza va alla storia personale, alla capacità di visione, alla lucidità di analisi e anche al ruolo - sotterraneo ma importantissimo - che svolge quale pungolo critico del Sindaco, intervenendo sulla creazione delle scelte. Potrebbe fare di più. Moltissimo di più, ma come dicevo per Ciapanna, la scelta dell’appoggio esterno a questa maggioranza, da parte di un ex candidato sindaco, non era una posizione di comodo, ma una precisa ridefinizione dell’agire politico, fatto non di ruoli ma di “politica”. Il problema è che questa Giunta (e qui rimando alle pagelle degli assessori), ha qualche vizio genetico, che influisce sulla capacità di perseguire i risultati.
GIUDIZIO SINTETICO: FRENATO
DARIO LUCIANO DI DARIO voto 5
Consigliere di MAGGIORANZA - Insieme Possiamo
In principio, ci credeva. Tanto. Al punto che di lui si parlò come di un papabile assessore. Poi come di un sicuro capogruppo. Poi come di un impegnato consigliere. Adesso, non se ne parla più. Però, c’è. Specie negli eventi pubblici. Ma non ricordo di aver sentito la sua voce di recente.
GIUDIZIO SINTETICO: PRESENTE
DANIELA DI GIANDOMENICO voto 1
Consigliera di MAGGIORANZA - Insieme Possiamo
No, dai, non scherziamo: davvero c’è una consigliera con questo nome in Consiglio? Dai, su, non è il caso di scherzare. Se esistesse l’avremmo vista, sentita, intervistata… Come dite? E’ anche scritta sul sito del Comune, alla pagina dei consiglieri comunali? Allora esiste, ma è come i trucchi di Silvan: c’è, ma non si vede. Ma se c’è merita un voto. Che è sicuramente molto più alto delle volte che ha preso la parola in Consiglio
GIUDIZIO SINTETICO: INVISIBILE
ANTONIO DI OVIDIO voto 4
Consigliere di MAGGIORANZA - Insieme Possiamo
Tony è bravo. Davvero. Una persona sincera e cordiale, che conosce l’impegno e sa spendersi per gli altri. Il voto non punisce la sua presenza consiliare, ma la sua presenza social. Possibile che, in questa città, sia così complicato far comprendere agli eletti che quando scrivono su un social, lo fanno inevitabilmente anche “a nome” del Governo cittadino? Diventare un personaggio pubblico, significa anche apprendere i toni della moderazione, della misura, del giusto distacco dal fango ondeggiante sollevato dal ruggito dei leoni da tastiera. Tutto questo contro-ruggire su Facebook, mortifica il ruolo consiliare.
GIUDIZIO SINTETICO: RUGGENTE
PAOLO DI SABATINO voto 6
Consigliere di MAGGIORANZA - Teramo Vive
Merita la sufficienza perché, svolgendo in reale autonomia creativa anche il suo ruolo politico (che è esattamente quello che ci si aspetta da un artista del suo calibro), non risparmia le critiche, anche alla sua stessa maggioranza. Non è un politico, ma un “nome” prestato alla politica, dal quale la politica deve saper ricevere consigli e suggerimenti. E critiche, quando servono.
GIUDIZIO SINTETICO: PUNGENTE
OSVALDO DI TEODORO voto 4
Consigliere di MINORANZA - Italia Viva
Non sempre riesco a seguirne le logiche. Ne apprezzo l’impegno, ma fin troppo spesso mi sfugge il quadro di insieme, la visione, il progetto. Poi, però, mi sovviene il ricordo del suo percorso politico: Teramo 3.0, l’appoggio a D’Alberto, poi il passaggio ad Italia Viva e l’opposizione a D’Alberto. Tutto seguendo la diaspora “franciana”, nell’ondivagare politico in cerca di visibilità. E’ un grande produttore di comunicati stampa in forma di interrogazione/deliberazione consiliare, dei quali sarei pronto a giurare che sia chiamato a farsi solo postino.
GIUDIZIO SINTETICO: IMPALPABILE
FRANCESCA CHIARA DI TIMOTEO voto 6
Consigliera del GRUPPO MISTO
Ne apprezzo l’indipendenza e la capacità, in tempi non sospetti, di prendere le distanze da una vicenda amministrativa che si stava palesando come diversa, rispetto a quelli che erano stati i momenti iniziali, che l’avevano vista tra i primissimi protagonisti. Il gruppo misto le va stretto, un po’ schiacciandola nel confronto tra gli schieramenti, ma riesce a far sentire (eccome) la sua voce.
GIUDIZIO SINTETICO: TENACE
FRANCO FRACASSA voto 6
Consigliere di MINORANZA - Futuro In
E’ tra i più attivi consiglieri di minoranza. Condivide con Cozzi un percorso storico-politico importante, con ruoli anche in amministrazione che ha cercato di svolgere con impegno. Studia molto le carte, ed un suo pregio. Nella presenza “mediatica”, non sempre sa dosare le sue apparizioni, scivolando a volte sulla tentazione del titolo facile … ma su testate invisibili. Quando finalizza l’attacco, la maggioranza accusa il colpo e si affanna nel rispondergli
GIUDIZIO SINTETICO: PUNGENTE
LANFRANCO LANCIONE voto 5
Consigliere di MAGGIORANZA - Insieme Possiamo
Soffre della stessa patologia politico/geografica che affligge Luca Corona, solo che la Teramo di Lancione non è verticale ma “quadrozza”, limitata all’orizzonte urbano di San Nicolò, che per Lancione è l’inizio e la fine, l’alfa e l’omega. Nel mappamondo lancioniano, oltre San Nicolò c’è solo Cuba. E lui le difende entrambe, tanto la frazione quanto l’isola, anche a colpi di “vaffa" sui social quando serve. E in questo sbaglia…
GIUDIZIO SINTETICO: INGESTIBILE
GIOVANNI LUZII voto 5
Consigliere di MINORANZA - Italia Viva
Vale tutto quello già detto per Di Teodoro, ma “impreziosito” da un percorso politico più complicato, cominciato con Forza Italia, passato attraverso un assessorato col Centrodestra e finito (per ora) alla corte di Francia. Merita un voto in più del collega Di Teodoro, perché ci mette più foga. Anche troppa, passando a volte i limiti del confronto politico.
GIUDIZIO SINTETICO: LIVOROSO
MIRELLA MARCHESE voto 3
Consigliera del GRUPPO MISTO
E’ l’immagine sbiadita di quella che avevamo conosciuto come assessora e vicesindaca. Potrebbe, anzi: dovrebbe dare di più. E di più di quello che fa ora, è davvero facile…
GIUDIZIO SINTETICO: IRRICONOSCIBILE
ALBERTO MELARANGELO voto 6
Consigliere di MAGGIORANZA - Partito Democratico
Presidente del Consiglio. Svolge il suo compito anche in maniera eccessivamente “burocratica”, tra le pieghe della quale non ci dispiacerebbe vedere di tanto in tanto un piglio più deciso, un “pugno” più forte, anche battuto sulla scrivania, se serve.
GIUDIZIO SINTETICO: BUROCRATICO
VANESSA MELOZZI voto 3
Consigliera di MAGGIORANZA - Partito Democratico
Mi dicono che c’è. E mi fido. Dipendesse da me, avrebbe quasi meritato il voto della Di Giandomenico, ma sarei disonesto se scrivessi di non conoscerne l’esistenza consiliare, non foss’altro per quel cognome che evoca il notissimo “non vincitore” di Sanremo. Mi rallegra il fatto che quello associato al nome della consigliera, sia però l’unico Melozzi ascoltato nell’aula del Consiglio Comunale
GIUDIZIO SINTETICO: ESISTENTE
PIERGIORGIO PASSERINI voto 7
Consigliere di MAGGIORANZA - Teramo Vive
Preparato, competente, attento e disponibile. Anche per lui vale il riferimento a Silvan “c’è, ma non si vede”, solo che in questo caso va inteso in un’accezione positiva, perché lavora (e bene) lontano dalle ribalte mediatiche. Anche troppo. Non sarebbe male, di tanto in tanto, vederlo davanti ad un microfono… magari togliendolo a chi ne abusa.
GIUDIZIO SINTETICO: PRODUTTIVO
LUCA PILOTTI voto 4
Consigliere di MAGGIORANZA - Partito Democratico
Esponente di quella frangia di maggioranza opponente, che sembra esistere per dire no. Critico, ma di partito, nel partito e del partito, a causa di una perenne crisi identitaria, che lo lascia costantemente irrisolto e insoddisfatto. La dialettica c’è e lo porta anche ad avere risultati, ma che “risultano” poco. Semmai, talvolta manca la coerenza, ma è tipica dei bastian contrari.
GIUDIZIO SINTETICO: IRRISOLTO
MARISA POMANTI voto 4
Consigliera di MAGGIORANZA - Partito Democratico
E’ un clone della Santone. Tanto fedele… da clonarne ruolo, utilità e… voto.
GIUDIZIO SINTETICO: EVANESCENTE
MAURIZIO SALVI voto 6
Consigliere di MINORANZA - Futuro In
Per lui e per Sbraccia, vale lo stesso giudizio: interpretano il ruolo di consigliere di opposizione con la giusta misura, con quella attenta moderazione che deve essere finalizzata a contribuire al governo della città, non alla contrapposizione aprioristica. Ruolo del consigliere è quello di farsi portatore delle istanze dei cittadini e, magari, risolverne i probemi. Salvi lo sa. E lo fa.
GIUDIZIO SINTETICO: MISURATO
MARIA RITA SANTONE voto 4
Consigliera di MAGGIORANZA - Insieme Possiamo
C’è. E nulla più.
GIUDIZIO SINTETICO: IMPERCETTIBILE
DOMENICO SBRACCIA voto 6
Consigliere di MINORANZA - Lega Salvini
Per lui e per Salvi, vale lo stesso giudizio: interpretano il ruolo di consigliere di opposizione con la giusta misura, con quella attenta moderazione che deve essere finalizzata a contribuire al governo della città, non alla contrapposizione aprioristica. Ruolo del consigliere è quello di farsi portatore delle istanze dei cittadini e, magari, risolverne i probemi. Sbraccia lo sa. E lo fa.
GIUDIZIO SINTETICO: UTILE
MASSIMO SPECA voto 9
Consigliere di MAGGIORANZA - Partito Democratico
Credo basti il voto, per spiegarne il valore. E’ capace nell’azione amministrativa, politicamente preparato, attento ai dettagli, cortese nei modi, garbato nel confronto, intuitivo nella lettura del reale ma anche capace di strutturare una condivisa visione degli obiettivi possibili. Una naturale vocazione al nutrirsi del “geist” della democrazia, che lo rende protagonista sicuro delle prossime stagioni politiche teramane e abruzzesi. Verrà il giorno in cui ci sarà bisogno di allungare la fascia tricolore, per adattarla ai suoi due metri di statura…
GIUDIZIO SINTETICO: NECESSARIO
PASQUALE TI ERII voto 6
Consigliere di MINORANZA - Fratelli d’Italia
Se avesse vinto Morra, sarebbe stato un ottimo assessore. E’ garbato, competente, capace di distinguere il pretto dall’annacquato e di valutare ogni cosa senza pregiudizi. E’ un po’ defilato, per scelta e per stile. E forse non sbaglia.
GIUDIZIO SINTETICO: APPROPRIATO
IVAN VERZILLI voto 4
Consigliere del GRUPPO MISTO
Benché abbia avuto il delicato pensiero, unico tra i politici locali, da far omaggio a tutti i giornalisti di una buona bottiglia di vino, quale dono natalizio (e di questo lo ringrazio), continuo a non riuscire a dargli una precisa connotazione politica. Eletto nei cinque stelle, poi passato alla Lega… e già questo basterebbe per motivare il voto, ha poi deciso di passare al Gruppo Misto. Nelle redazioni, nel brindare col suo vino, tutti ci siamo chiesti: “ma adesso di che partito è?”
GIUDIZIO SINTETICO: INDEFINIBILE